Completate quattro delle 23 gare in programma, cominciano a sorgere dei dubbi. Verstappen è davvero il più forte?
Alla vigilia del quinto weekend stagionale della F1 fissato in quel di Miami, Jenson Button riflette su ciò che ha raccontato il campionato finora. Classifiche alla mano, tra i costruttori la Red Bull svetta con 180 lunghezze contro le 87 di Aston Martin. Mentre tra i piloti Verstappen comanda con 93 punti seguito da Perez con 87. Dunque possiamo dire che se tra le marche il discorso non esiste, tra i conduttori lo scontro è più che mai aperto.
Specialmente se si pensa che Max è in testa solo per maggior regolarità, avendo vinto in Bahrain e in Australia ed essere arrivato secondo negli altri appuntamenti. E Sergio si è imposto in Arabia Saudita e nelle due gare dell’Azerbaijan, dando prova di essere piuttosto in sintonia con la nuova B19.
A Milton Keynes ovviamente si brinda per la rinnovata superiorità dopo il dominio del 2022, anche se situazioni del genere in cui tutti e due i corridori hanno un potenziale alto, sono sempre intricate da gestire. Ce lo hanno dimostrato nel recente passato Hamilton e Rosberg, quando nel 2016 se ne combinarono di tutti i colori, mandando a ramengo i nervi del boss Mercedes Toto Wolff. O ancora prima sempre Lewis con Alonso quando correvano assieme in McLaren nel 2007. Date le premesse della scorsa annata, la convivenza tra l’olandese e il messicano potrebbe farsi ancora più tesa se la lotta per la coppa più prestigiosa dovesse rivelarsi particolarmente serrata e ristretta tra loro.
Perez sarà un pericolo per Verstappen
Per l’iridato 2009 con la Brawn GP, se Checo riuscisse ad essere più continuo nei livelli di performance non ce ne sarebbe per nessuno. E la sua speranza è che il driver di Guadalajara trovi proprio quel quid che sembra mancargli per aggiungere pepe ad uno sport che a volte sembra addormentato.
“Sono rimasto impressionato dalla sua prestazione a Baku, anche se è molto difficile pensare di vincere il titolo quando si ha un avversario come Max“, la riflessione dell’attuale commentatore per Sky Sports Uk. “A mio avviso ciò che gli manca è la consistenza. Dovrebbe fare come nel fine settimana azero, in cui si è distinto sia nella Sprint Race, sia nel GP della domenica“.
Il round della Florida, a suo avviso, potrebbe già essere quello decisivo, per la definizione della direzione della stagione. “Avere la meglio negli Stati Uniti diventerebbe per lui un chance per giocarsi il massimo risultato finale“.
Il 43enne ha quindi commentato di essere rimasto molto sorpreso dalla crescita del centroamericano, che mai avrebbe inserito nella lista dei favoriti, e in particolar modo di aver apprezzato il suo essere così a proprio agio al volante della monoposto disegnata da Adrian Newey. “Abbiamo bisogno di testa a testa così, in quanto la vettura austriaca ha un chiaro vantaggio in questo momento. Di conseguenza sapere che entrambi hanno le carte per battersi è ottimo. E penso che anche al campione in carica non dispiaccia“, ha concluso un po’ da tifosi, ansioso di godersi un bello spettacolo e non un semplice trenino.