Il matrimonio con la Ducati sta volando a gonfie vele. Il nove volte iridato, Valentino Rossi, potrebbe lasciarsi però coinvolgere dal suo ex team.
Presente a Jerez de la Frontera per assistere allo spettacolare Gran Premio andaluso, Valentino Rossi ha assicurato che la Yamaha ha tutta l’intenzione di riavere un team satellite in MotoGP. Considerato il legame storico con la squadra nipponica, Valentino Rossi potrebbe decidere di salutare la casa di Borgo Panigale, ma solo se le condizioni tecniche lo permetteranno.
La YZR-M1 non è ancora all’altezza per lottare con podi e vittorie. Nonostante il lungo lavoro durante l’inverno, sotto richiesta esplicita di Fabio Quartararo, la squadra non ha ancora dimostrato di aver colmato il gap con il top team emiliano. Quartararo e Morbidelli hanno alzato la voce, tuttavia sembra servire a poco. Nel Paddock c’è solo una squadra che domina e, forse, dominerà nei prossimi anni, mentre le altre sembrano poter vincere solo quando le Ducati sono fuori dai giochi.
Cadute a parte, tutti i team satellite della casa di Borgo Panigale godono di un materiale strepitoso. E’ logico che una squadra secondaria che vuole lottare per podi e vittorie investe per ottenere una moto di alto livello. Ad oggi nessun top team satellite punterebbe sulla Yamaha. Valentino Rossi, proprietario del team Mooney VR46, ha un contratto con la Ducati sino al termine del 2024.
Il Dottore sta già facendo delle riflessioni in merito al futuro. La vittoria di Marco Bezzecchi e il primo podio in MotoGP del fratello minore, Luca Marini, hanno fatto drizzare le antenne ai vertici della squadra. Ad oggi risultati simili sarebbero impensabili su altre moto. Dopo l’uscita di scena della Suzuki è proprio la presenza di 8 moto in pista di Borgo Panigale che sta “salvando” una griglia sempre più scarna.
Il nove volte iridato deve molto alla squadra giapponese e viceversa. Con il passaggio dalla Honda, il centauro di Tavullia ha riscritto la storia del brand di Iwata. “Mi piacerebbe vedere la VR46 correre con la Yamaha perché sono un pilota Yamaha”, ha spiegato l’Ambassador ma i giapponesi dovranno allestire una moto competitiva. Un concetto che è tutt’altro che scontato, considerata “la situazione tecnica complicata”.
Ducati in questo momento guarda tutti dall’alto in basso. Sul piano tecnico la Desmosedici è la moto che tutti i centauri vorrebbero guidare. Una scheggia sul dritto e molto agile nei tratti misti. Le soluzioni tecniche dell’ing. Dall’Igna hanno creato un mezzo quasi imbattibile sull’arco di un intero campionato. La MotoGP sarà pure entrata in crisi di ascolti, ma gli italiani dovrebbero essere fieri di avere un campione del mondo italiano su una moto italiana.
Valentino, in una intervista riportata su Corsedimoto, ha spiegato che il suo addio è stato un duro colpo per l’ambiente. “Quando c’ero io molte persone si sono interessate alle moto, ora tutto è tornato ad essere come prima del mio arrivo”. La Ducati sta monopolizzando la top class, ma le gare sono ricche di colpi di scena. “Il campionato è diventato emozionante, sua sugli spalti che in TV”, ha spiegato Rossi. Le SR, forse, rappresentano l’ultimo appiglio per ritornare su numeri decenti.
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