Che look potrebbe avere la mitica FIAT Uno se tornasse sul mercato? Il designer D’Amico ha provato ad immaginarsela in chiave moderna.
La vecchia generazione di automobilisti se la ricorderà molto bene. Stiamo parlando della FIAT Uno, un’auto che è stata assoluta protagonista sulle strade italiane per molti anni. Viene da chiedersi cosa accadrebbe se venisse prodotta di nuovo in versione 4.0. Riscuoterebbe lo stesso successo? Chi può saperlo. Nell’attesa di scoprirlo, qualora dovesse presentarsi l’occasione, l’architetto Tommaso D’Amico ha cercato di anticipare i tempi, ridisegnandola con un’estetica contemporanea piuttosto accattivante.
Da come si può notare dal video pubblicato sulla sua pagina You Tube, gli esterni sono stati mantenuti sulla falsariga di quelli originali, non fosse per le dimensioni più generose, in linea con le esigenze attuali del mercato. Il concept è comunque grossomodo quello tradizionale, in quanto l’intenzione del designer era proprio quella di non stravolgere l’immagine di un veicolo iconico.
Rivisti e adattati, invece, i materiali di pregio e la tecnologia all’ultimo grido. Nella fattispecie all’interno spicca un quadro strumenti all’avanguardia. Sempre nel pieno rispetto dei bisogni dell’automotive di oggi, a spingere la vettura potrebbe essere un motore ibrido 1.5 T4 da 130 cv DCT7. Fornita anche un’alternativa full electric per i più attenti all’inquinamento. Infine, per quanto concerne la carrozzeria le colorazioni proposte sono innovative, o corrispondenti al gusto attuale.
Pur con un occhio al futuro non bisogna dimenticarsi il passato, e per andare ai primordi di questa vettura bisogna riavvolgere il nastro fino al 1983. Il modello venne prodotto fino al 1995, anche se in alcuni Paesi si proseguirà oltre quella data.
Ad oggi può vantarsi di essere l’ottava auto più venduta al mondo di sempre, con quasi nove milioni di esemplari piazzati. In Brasile, dove venne creata una versione ad hoc, sarà nota come Uno CS, e poi come FIAT Mille a partire dal 1994 quando venne effettuato un aggiornamento.
Nata come Tipo Uno, perderà la prima parte del nome, che resterà invece alla Tipo Due, a tutti nota come FIAT Tipo. La presentazione avvenne a Cape Canaveral come sostituta dalla piccola 127. Da subito di grande successo, era una berlina due volumi cinque porte. Le motorizzazioni partirono da 45 cv per arrivare ai 68 della Uno 70 S. Disponibile a benzina, venne in un secondo momento affiancata dal diesel aspirato da 45 cv.
La progettazione costò 700 milioni di dollari e dopo una serie infinta di test, venne lanciata con una campagna marketing di alto livello, utilizzando i disegni del celebre vignettista Forattini. Nell’84 venne addirittura eletta “Macchina dell’Anno”.
Il passaggio da zero a cento km/h avveniva in 17,5 secondi, per una velocità massima di 140 km/h e un consumo di 16,4 km al litro.
Nel ’95 dopo aver affiancato la nuova Punto e veduto ancora cinquemila pezzi, andò in pensione. I numeri che riguardano questo veicolo sono impressionati, anche sotto il profilo produttivo. Basti pensare che dagli stabilimenti di Torino ne uscirono ben 6 milioni.
Affidata alle Forze dell’Ordine italiane, è ancora adesso in uso nella sua seconda generazione. Un caso più unico che raro. Nel ’93 venne creato anche un esemplare sportivo.
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