Marc Marquez tornerà in pista a Le Mans in MotoGP dopo una lunga assenza, ed alcuni precedenti lo fanno sperare in chiave iridata.
Il Gran Premio di Francia della MotoGP sarà l’occasione per rivedere in pista Marc Marquez, che dopo una lunga assenza, che dura ormai dal 26 di marzo, potrà finalmente salire di nuovo in sella alla Honda. Si tratta di una notizia importante per il mondo delle due ruote che, bene o male, ha bisogno di un personaggio di questo tipo.
L’ultima vittoria del nativo di Cervera sulla pista di Le Mans è datata 2019, ed è stato anche l’ultimo ad imporsi che non guidava una Ducati. Infatti, nell’ultimo triennio è stato un dominio assoluto della casa di Borgo Panigale, che ha vinto prima con Danilo Petrucci, poi con Jack Miller per quello che riguarda il team ufficiale, per poi lasciare il testimone ad Enea Bastianini lo scorso anno, ma con la moto del Gresini Racing.
Marquez non torna di certo da favorito all’interno del mondo della MotoGP, e va detto che anche la sua posizione di classifica è molto complicata. Il nativo di Cervera, infatti, partirà con un ritardo importante nei confronti di Pecco Bagnaia, ma niente è impossibile in un mondo così imprevedibile.
La MotoGP ha visto alcune grandi rimonte nel corso della propria storia, e ciò è valido anche per le classi minori. Marc Marquez tornerà in sella alla sua Honda in quel di Le Mans, partendo con appen 7 punti in classifica contro gli 87 del leader solitario, vale a dire Pecco Bagnaia.
Ciò significa che i due sono separati da ben 80 lunghezze, ed è proprio dal campione del mondo in carica della MotoGP che può arrivare l’esempio più importante. A metà giugno dello scorso anno, il rider torinese pagava un distacco di ben 91 punti da Fabio Quartararo, ed è riuscito a chiuderlo in soli quattro mesi, per poi portarsi a casa il titolo mondiale.
Va detto che quella situazione era molto differente da quella attuale, per una serie di motivi. In primis, Bagnaia era in sella alla moto migliore, ovvero la Ducati, mentre Quartararo, nella seconda parte di stagione, ha avuto tra le mani il mezzo peggiore, una Yamaha che assieme alla Honda faticava in fondo alla classifica.
Qui la situazione è del tutto all’opposto, con Pecco che ha ancora una volta il mezzo di riferimento, mentre Marc dovrà arraggiarsi con una RC213V che non ha il passo per vincere. Tuttavia, un pilota di questo tipo può sempre pensare di piazzare il miracolo, cosa già accaduta nel 2011.
In quella stagione, Marquez recuperò ben 82 punti in nove gare a Stefan Bradl, prima di dover rinunciare alla lotta iridata a causa di un incidente che lo portò a soffrire del primo attacco di diplopia. Marc dovette così rinunciare alle tappe di Sepang e Valencia, rimandando l’appuntamento con il titolo della classe di mezzo all’anno seguente.
Quella che parte da Le Mans è, dunque, una sorta di missione impossibile, ed alla quale francamente in pochi credono. Marquez dovrà cercare di far ricredere tutti provando a portare a casa il massimo risultato, senza dimenticare che, in termini di condizioni fisiche, non è di certo al 100%. Le prime gare saranno subito decisive per lui e per le sue ambizioni di titolo.
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