La famiglia Toyoda, proprietaria del brand numero 1 al mondo Toyota, corrisponde in Giappone a ciò che rappresentano gli Agnelli in Italia.
La Toyota è tra i marchi più importanti della storia dell’Automotive, grazie a vetture uniche ed inimitabili. Per scaramanzia il nome del brand giapponese fu scelto con una lettera diversa rispetto al nome dei fondatori. Il motivo è abbastanza semplice, dato che fu spiegato che bastavano 8 colpi di pennello per la scrittura giapponese Toyota e questo aspetto ha fatto la differenza.
Con la scaramanzia a proprio favore, la famiglia Toyoda ha puntato tutto sul nome Toyota. All’epoca le auto giapponesi erano viste con una certa diffidenza proprio come oggi siamo soliti identificare le vetture cinesi. Brand come Toyota ma anche Nissan, Mitsubishi, Subaru tendevano ad imitare le vetture europee in particolar modo quelle nostrane ed inglesi.
Il marchio ha avuto un boom impressionante con la nascita della Corolla, della Celica, della Rav4 e in epoca più recente con Yaris, Prius e tanti altri modelli che hanno fatto faville sul mercato mondiale. La Toyota è diventata anche un punto fermo nel Motorsport, grazie alle vittorie nel campionato WEC e alla 24 ore di Le Mans. Anche sullo sterrato, nel mondiale rally, il marchio ha scritto importanti pagine di trionfi.
Solo in Formula 1 il brand non è riuscito ad imporsi, ma non per una mancanza di risorse. A quei tempi i marchi storici come Ferrari, McLaren e Williams dettavano legge. Sakichi Toyoda è il papà del marchio giapponese. L’uomo è nato nel 1867 ed è deceduto nel 1930. In Giappone è considerato un mito assoluto, avendo cambiato per sempre con il concetto di spostamento su quattro ruote. E’ considerato uno degli inventori giapponesi più influenti di sempre, avendo avviato un impero che fin qui non conosce crisi.
Toyota, ecco la dimora dei Toyoda
Il gruppo Toyota Industries è stato portato avanti dal figlio di Sakichi, Kiichiro. Quest’ultimo è scomparso nel 1952 ed è stato un altro uomo essenziale per la crescita del brand. Fece realizzare la casa nel 1933 alla periferia di Nagoya. L’edificio si sviluppava su tre piani e presentava uno stile architettonico giapponese con contaminazioni occidentali.
Anche il geniale architetto spagnolo Gaudi aveva avuto un incarico per l’elaborazione del piano terra, mentre il secondo piano presentava un soggiorno con una sala da pranzo in stile occidentale con pavimenti in legno. Il terzo piano, invece, era caratterizzato da pavimenti in tatami. La villa presentava una grossa serra all’esterno dove la famiglia Toyota curava i fiori. La residenza era nota come Minamyama farm.
Inizialmente la villa fu usata come casa vacanze e, solo successivamente, si trasferirono per viverci. Durante la seconda guerra mondiale non fu requisita perché presentava caratteristiche tipiche degli edifici in stile occidentale. Nel 1999 è stata anche restaurata ed arricchita con una gamma di fioriture nuove per rappresentare la nuova fase di crescita.
La casa è aperta al pubblico, una sola volta all’anno, nel mese di ottobre. Nel 2011 è stato piantato anche un ciliegio che richiama ad un nuovo periodo di fioritura per il brand numero 1 al mondo. L’indirizzo, qualora voleste visitarla, è Minami 250, Ikeda-cho, Toyota City.