Ferrari, altro che F1 la testa è altrove: arriva il “titolo” che piace ad Elkann

Si stappa Prosecco a Maranello. Se nelle competizioni la Ferrari arranca, nelle vendite vola. I dati diffusi sono davvero positivi.

Buone notizie arrivano dalla Ferrari. Nel primo trimestre del 2023, il marchio italiano ha aumentato del 9,7% le consegne rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, già alla fine rivelatosi da record. Il Presidente del Gruppo Stellantis e dunque anche della Rossa John Elkann ha dunque di ché rallegrarsi. Tra gennaio e marzo, il brand ha registrato un utile netto di 297 milioni di euro, per 3567 vetture vendute complessivamente.

Ferrari, record di utili
Logo Ferrari – Tuttomotoriweb.it (AdobeStock)

In linea con gli standard già affermatisi nel 2022, sono incrementati pure i ricavi netti, attestabili su 1,429 miliardi di euro. Ovvero il 20,5% , in rapporto a dodici mesi fa. A dare questa spinta al mercato del Cavallino, le diverse novità presentate. Entrando nel dettaglio di quello che più ha preferito la facoltosa utenza, possiamo affermare che il 65% dei pezzi consegnati è stato rappresentato dai novi veicoli a motore termico. Mentre il 35% dei clienti ha optato per le versioni ibride.

Nello specifico gli esemplari che più hanno riscosso successo sono stati la Portofino M, la 296 Gtb e la 812 Competizione. Molto apprezzate pure la 296 Gts e la 812 Competizione Aperta. Mentre è arrivata al termine del suo ciclo la F8 Tributo.

Festa in Ferrari, le parole dell’ad Vigna

Commentando il risultato ottenuto, probabilmente ben oltre le più rosee aspettative, l’amministratore delegato Benedetto Vigna si è soffermato su un nuovo primato. Quello che riguarda il margine operativo lordo attestabile sul 37,6% e sull’utile netto, che, come abbiano detto sfiora i trecento milioni di euro.

Sul fronte margine operativo lordo siamo a quota 537 milioni di euro, con una crescita del 27% rispetto al 2022, mentre il risultato ante oneri finanziari, ovvero il reddito operativo aziendale, è stato di 385 milioni, con un +25,3%.

Il nostro portafoglio ordini si estende al 2025, grazie a una gamma di prodotti che si è aggiudicata importanti riconoscimenti“, ha spiegato il manager. “Abbiamo voluto riaprire gli ordini per la Purosangue, sospesi in seguito a una domanda senza precedenti, e quindi lanciato la Roma Spider per arricchire ulteriormente la nostra offerta“.

Malgrado un iniziale scetticismo, Maranello ha cominciato ad adeguarsi alle esigenze green del mondo dell’auto. “Siamo in linea nel percorso di elettrificazione sia per quanto riguarda lo sviluppo delle vetture sportive, sia delle infrastrutture della fabbrica”, ha tenuto a precisare.

Non mancano le difficoltà in pista

Le stime per i prossimi mesi sono dunque state confermate da questo primo assaggio. I ricavi netti rimangono sui previsti 5,7 miliardi di euro. L’Ebitda tra i 2,13 e i 2,18 miliardi. E l’Ebit tra 1,45 e 1,50 miliardi. A breve dovrebbero cominciare le consegne della Daytona SP3.

Se a dispetto di un automotive in crisi per la mancanza dei microchip sta vedendo gli acquisti scemare, l’artigianalità del Cavallino, ha permesso al marchio di continuare a lavorare bene, se non meglio. Decisamente un buon segnale, specialmente se si considera che in F1 Leclerc e Sainz faticano ancora molto. Qualche aspettativa più allettante i tifosi la stanno riponendo sul progetto WEC. La bella 499P, finora sempre a podio, ha riportato l’entusiasmo collettivo per le corse endurance, che da un po’ si era smarrito.

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