La Moto2 a Le Mans regala il successo a Tony Arbolino, che con la caduta di Acosta va in testa al mondiale. Incidente al via.
Il Gran Premio di Francia della Moto2 regala il successo a Tony Arbolino, che approfittando della caduta di Pedro Acosta vola via nel mondiale, con 99 punti contro i 74 del grande favorito. Si è trattato di un capolavoro quello del pilota del team Marc VDS, che ha piegato la resistenza di Filip Salac.
Quello che sfrutta Tony oggi è un vero e proprio jolly, che gli consentirà di arrivare al Mugello in condizione di leader ed anche con un buon margine sugli inseguitori. Dietro a Salac ha completato il podio Alonso Lopez, che regala l’ennesima gioia a Luca Boscoscuro, continuando a contrastare le Kalex nel migliore dei modi.
Quarto Celestino Vietti, che finalmente rivede la luce dopo un inizio terribile, che lo aveva relegato ai margini di questa Moto2. Solo quinto Jake Dixon, seguito da Somkiat Chantra e Barry Baltus, protagonista di una buona gara. Fermin Aldeguer è ottavo davanti ad un Ai Ogura che quest’anno non trova il giusto ritmo. Chiude la top ten Sergio Garcia, finalmente nel gruppone dei primi.
La Moto2 è partita con il botto in quel di Le Mans, visto che Aron Canet, Manuel Gonzalez ed Albert Arenas. La direzione gara, come era immaginabile, ha subito esposto la bandiera rossa a causa del maxi-crash, comunicando però subito che i tre coinvolti sono coscienti e che non hanno riportato gravi problemi.
Pochi istanti prima era caduto anche l’autore della pole position, vale a dire Sam Lowes, che ha così avuto una nuova possibilità di partire, visto che, non essendo stati completati i primi tre giri di gara, si è ridato l’ordine di partenza originale. Il box del team Marc VDS ha così iniziato una corsa contro il tempo per cercare di dargli la possibilità di ripartire.
Il miracolo riesce sulla moto di Lowes che riprende la via della pista, ma finendo ovviamente nelle retrovie. La gara vede un Arbolino scatenato che infatti sale subito in vetta alla gara, seguito da Filip Salac ed Alonso Lopez. Questo terzetto mette in atto un passo insostenibule per tutti gli altri, mentre c’è il suicidio di Pedro Acosta che cade.
Si tratta di un’occasione d’oro per Arbolino, che ha in Acosta il principale rivale per il titolo di questa Moto2. Il finale di gara è davvero al cardiopalma, con Salac che con un paio di giri spaventosi si porta sotto, facendo venire a Tony gli incubi del finale di Austin, quando fu beffato da Acosta proprio nelle battute conclusive.
L’ultimo giro inizia con un primo settore eccellente da parte di Tony, che allunga e sembra riuscire a garantirgli un successo strepitoso. Arbolino taglia il traguardo al primo posto, ma Salac fa comunque felice il Gresini Racing con la piazza d’onore. Lopez è terzo, ma ancora una volta gli è mancato il guizzo per giungere davanti a tutti. Prossimo appuntamento al Mugello l’11 di giugno.
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