La nuova FIAT Uno darebbe una bella sterzata in direzione di un passato glorioso. Il marchio del Lingotto può attingere da un lungo listino di vetture di alto profilo.
Vi sono produttori che hanno la fortuna di poter rilanciare vetture che hanno fatto la storia in un preciso momento storico. La FIAT Uno è stata realizzata in Italia, dal 1983 al 1995, diventando una delle auto più vendute al mondo nelle sue due generazioni prodotte. Superando abbondantemente i 9 milioni di esemplari è stata una scommessa vinta che, inizialmente, doveva essere prodotta sotto il marchio Lancia.
Nel 1979 il responsabile della casa della Freccia, Gian Mario Rossignolo, aveva pensato di sostituire l’Autobianchi A112 con una vettura che avrebbe dovuto essere realizzata da Giorgetto Giugiaro. L’idea era quella di un’auto versatile, comoda per la città e con quel tocco trendy che l’avrebbe resa molto appetibile anche per i giovani. Il progetto non fu mai realizzato per la Lancia, ma l’idea piacque non poco ad Umberto Agnelli, fratello dell’Avvocato.
L’idea fu rilanciata con la “Lancia Uno” e di fatto interiorizzò tutti gli elementi che avrebbero dovuto caratterizzare l’utilitaria della cassa torinese. In sostituzione della Fiat 127 la prima versione della FIAT Uno presentava 5 porte. L’utilitaria fu sottoposta a dei test molto probanti per valutare l’effettiva capacità di percorrenza su lunghe tratte, catturando l’interesse del pubblico.
L’auto divenne così popolare da essere omaggiata con il riconoscimento di auto dell’anno nel 1984. Nonostante oggi appaia poco giovanile, il look e l’allestimento con ben 15 colori di cui 5 metallizzati la rendevano appetibile per i neopatentati. Il design era squadrato e si caratterizzava per delle coppe ruota aerodinamiche e i deflettori aerodinamici davanti alle ruote posteriori. Il motore 903 cm3 venne equipaggiato di pistoni speciali che alzavano il rapporto di compressione, regalando anche un discreto brio.
La nuova FIAT Uno
In seguito furono introdotte nuove varianti come la Uno SX che sfoggiava sedili più imbottiti e tappezzerie di velluto con volante a quattro razze. Diventò, di fatto, una piccola auto utilitaria di lusso. La Uno ebbe anche un discreto successo In Sud America, mentre in Europa nel 1985 ci fu un’importante aggiornamento di gamma con l’introduzione di nuovi motori.
Per chi è nato in quell’epoca ricorda bene la seconda serie della Uno. Caratterizzò, infatti, gli anni ’90, diventando una delle auto più diffuse in strada. Nonostante un design non più moderno, riportava alla mente alcuni modelli anni ‘80 della Lancia. Oggi, magari in una veste ibrida o elettrica, rappresenterebbe un clamoroso ritorno al passato. L’architetto e designer D’amico ha scelto di lanciarsi nella realizzazione di un render molto interessante. Le colorazioni sgargianti mettono in risalto anche l’animo sportiva della vettura di segmento B.
“Con dimensioni maggiorate rispetto ai modelli del passato sarà perfetta per le esigenze dei nostri giorni. Con questo mio concept non voglio allontanarmi troppo da quella che è stata ed è ancora oggi un’icona del panorama automobilistico italiano, prevedendo naturalmente materiali attuali e tecnologia di altissimo livello”, ha sancito D’Amico sull’omonimo canale YouTube. All’interno spicca un infotainment di ultima generazione, mentre sotto il cofano batterebbe un motore Hybrid 1.5 T4 180 CV DCT7, senza escludere dalla gamma una alternativa alla spina.