Con un evento in Texas la Porsche ha presentato una vettura che intende celebrare il suo passato ma anche il futuro del marchio.
Ogni casa automobilistica ha delle date speciali da ricordare. E per Porsche ce n’è una particolarmente importante ed è quella dell’8 giugno 1948, quando ottenne la sua omologazione la prima automobile del marchio di Stoccarda, la 356 Roadster. Prodotta a Gmünd (Carinzia/Austria), dove lo Studio Porsche si era trasferito in seguito ai bombardamenti alleati sulla Germania, in una vecchia segheria, la vettura non solo si distingueva dalle altre in circolazione per le linee sinuose e futuristiche, ma anche per una meccanica decisamente evoluta per l’epoca. Il cuore era un un motore boxer a 4 cilindri da 1,1 litri raffreddato ad aria di 35 CV che permetteva alla vettura, di soli 585 kg, di raggiungere i 135 km/h.
Questa Porsche si evolverà poi nella celebre 356 Speedster nella metà degli anni Cinquanta, una delle auto da collezione più ambite di sempre, ma poi ha dato origine alla 911, introdotta in sostituzione della 356 nel 1963 e che continua ancora oggi ad essere sulle nostre strade dopo numerosi restyling.
Oggi la casa di Stoccarda ha voluto festeggiare questa vettura e durante la conferenza SXSW di Austin, in Texas, ha mostrato al pubblico il suo concept per il 75° anniversario chiamato Vision 357.
Una vettura che rende omaggio alla prima Porsche nella sua forma a bulbo ma ancor più fluida rispetto al quel modello grazie a elementi stilistici come i fari rotondi (ma nascosti) e una griglia posteriore che rispecchia gli elementi di design della 356.
I collegamenti nei finestrini laterali sono un cenno al caratteristico parabrezza diviso della Porsche originale, mentre la vernice in scala di grigi è un residuo proprio del modello degli anni ’50. Anche le ruote voluminose hanno lo scopo di imitare quelle delle prime 356, mentre il motore è quello decisamente prestazionale della Cayman GT4 RS.
Sebbene abbia lo scopo di celebrare il passato, il capo progettista del concept, Ingo Scheinhütte ha affermato che la Vision 357 indica la strada del design futuro che adotteranno le prossime Porsche: “Per quanto lo abbiamo fatto per il 75° compleanno della 365, l’abbiamo fatto anche come piattaforma per sperimentare, provare cose diverse e vedere se funziona davvero“.
Probabilmente l’aspetto più radicale della Vision 357, ma che rimanda anche alla prima Porsche, sono i fari nascosti dietro dei forellini applicati al cofano: “Avevamo in mente la 356 e i suoi fari dalla forma molto distinta, ma non volevamo tagliare il parafango anteriore“, ha ammesso il progettista. Ed ecco così nascere l’idea di mimetizzare le luci sotto il cofano, che escono da questa rimanendo però nascoste alla vista una volta spente. Un particolare questo che potrebbe essere studiato ancora meglio in futuro e che potrebbe essere adottato anche sulle prossime auto di produzione.
Scheinhütte ha affermato che 10 anni fa un design così audace non sarebbe stato possibile in Porsche: “Perché pensavamo che l’auto avesse bisogno di questa spaccatura rotonda nel parafango anteriore per renderla una nostra vettura. Ora sappiamo che può assomigliare molto a una Porsche senza quel particolare“.
Insomma sarà questa la linea stilistica che la casa tedesca seguirà nei prossimi anni? Sembra proprio così. Intanto si gode la nuova Panamera, che vedrà la luce quest’anno. E poi chissà, magari vedremo queste nuove linee già dal 2025. Tutto, per Porsche, sembra ora possibile.
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