Arriva un aiuto per i possessori di veicoli elettrici. A renderlo possibile è stata la Renault. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Se ne parla spesso, specialmente ora che la discussione sulla conversione ai motori ibridi ed elettrici si sta facendo sempre più intensa ed è all’ordine del giorno. Ci stiamo riferendo alla loro ricarica. Anche se al momento la vicenda propulsori non inquinanti è stata messa in stand by per le perplessità espresse da Paesi come Germania e Italia, l’ipotesi che dal 2035 non possano più essere commercializzate vetture alimentate a benzina e diesel, sembra acquisire concretezza e vicinanza.
Per quella data sembra mancare molto, ma allo stesso tempo poco. In quanto se si dovesse arrivare all’ok definitivo dell’uscita di scena delle macchine “normali”, bisognerà farsi trovare pronti. Cosa tutt’altro che scontata, specialmente nello Stivale. Qui a dispetto magari delle nazioni del nord Europa il passaggio a tecnologie non inquinanti si sta rivelando abbastanza lento e non privo di criticità.
Ad esempio, oggi il numero di colonnine disponibili sul territorio è abbastanza esiguo. Sarà dunque davvero fattibile accrescere la cifra in maniera sufficiente da coprire il fabbisogno di milioni e milioni di veicoli circolanti? I dubbi ci sono e restano. Dal canto loro le Case costruttrici stanno cercando di organizzarsi in maniera autonoma, fornendo degli ausili per chi da subito ha voluto portarsi avanti e rinunciare alla comodità avuta finora, per il bene dell’ambiente.
Renault crea un app per chi possiede un’auto elettrica
La Losanga, nella fattispecie ha dato vita ad un’applicazione ad hoc per coloro che possiedono un mezzo full electric, così da poter fare il pieno di energia, tramite infrastrutture private. Si tratta di un sistema in un certo senso di collaborazione, capace di creare una rete tra coloro che hanno un’autovettura a spina.
Ora cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta. Poniamo il caso di trovarci alla guida e di renderci conto di essere a corto di batteria. Dovremo cercare un posto per ricaricarla. E se nelle vicinanze non si trova, questo dispositivo studiato da Renault risolve il problema.
L’App Plug Inn, questo il suo nome, è nata proprio per colmare questo vuoto ed arginare il panico che si crea quando si avrebbe urgenza di fare il “rabbocco” e non si può farlo. Essendo da almeno un decennio abituato a realizzare macchine elettrificate, il marchio francese ha cercato di dare una mano concreta a risolvere una delle più banali e comuni difficoltà che ci si trova ad affrontare con questa tipologia di quattro ruote.
L’ambizione sta tutta nel rivedere la mobilità per come la conosciamo, in quanto attraverso questo escamotage non solo si può avere accesso ai punti di ricarica pubblici, ma si punta a favorire la comunicazione tra tutti gli automobilisti che hanno deciso di passare ad auto eco-friendly.
Quali sono i vantaggi della novità
Il produttore ha reso noto quali saranno i benefici per chi andrà ad usare l’applicazione su rete classica, accedendo a postazioni private. Per prima cosa l’iscrizione è gratuita. In secondo luogo rende possibile geolocalizzare la colonnina e prenotare la ricarica. La stessa poi, può essere pianificata e pagata via metodo certificato e sicuro. Inoltre, per rilassarsi durante il processo di rabbocco, sono segnalate le attività e i posti di interesse segnalati dai proprietari delle infrastrutture.
Se si parla invece di strutture di ricarica private, i benefit sono sempre legati all’iscrizione alla piattaforma senza necessità di pagare. Quindi, alla condivisione del punto ottenendo ricavi sicuri, ossia 4,50 euro all’ora versati mensilmente. La presenza di un simulatore di ricavo per determinare i potenziali guadagni. Un metodo di prenotazione facile e flessibile, in modo da gestire in maniera poco laboriosa le richieste di ricarica in base alla disponibilità. E il cruscotto personalizzabile per avere costantemente sotto mano le statistiche relative agli introiti ottenuti e in generale all’utilizzo del servizio stesso.
Il funzione della App Plug-In è piuttosto facile. Come abbiamo detto l’idea principale che ha portato alla sua elaborazione, è stata la volontà di creare un contatto tra chi possiede vetture full electric e le colonnine ad uso personale. Chiunque abbia fatto installare nella propria abitazione un punto di recharge potrà condividerlo offrendo ospitalità, ovviamente previo pagamento, ad altri, per riportare al massimo la batteria.
Complessivamente è aperta a tutti e permette di individuare e prenotare i punti disponibili presso privati senza differenze per quanto concerne il marchio del veicolo, o ancora il tipo di presa usata o la potenza, quindi da 3,7 kW, da 7,4 Kw, 11 kW e via dicendo.