Hypercar elettriche, quali sono le più potenti sul mercato: alcuni sono dei veri mostri
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Chiara Rainis
2 anni ago
Belle e feroci come quelle ad alimentazione classica, le hypercar elettriche si distinguono per silenziosità e alte prestazioni. Ecco le più aggressive.
Chi lo ha detto che le hypercar full eletric sono meno potenti di quelle che abbiamo utilizzato finora? Nonostante l’immaginario più comune e diffuso, i boldi meno rumorosi e privi di mega scarichi vanno che è un piacere. Basse, dalle linee accattivanti e dotate di diverse appendici aerodinamiche, grazie alla presenza di più unità motrici, le supercar al 100% verdi vantano una performance globale nettamente superiore a quelle alimentate a carburante. Detta così potrebbe sembrare un’eresia ed invece è tutto vero.
La sensazione che sia l’opposto, ovvero che le varie V8, V10 o V12 abbiano molti più cavalli da scaricare sull’aslfato è ancora preponderante. Ma forse con questa classifica vi faremo cambiare idea.
Hypercar elettriche, quali sono le 10 più prestazionali
Presentata ad inizio 2023 dalla neonata Casa cinese Yangwang appartenente al Gruppo BYD, la U9 è spinta da addirittura quattro motori in grado di erogare più di 1115 cv. Stando a quanto riferito dal costruttore asiatico il passaggio da zero a cento avviene in soli due secondi. Il prezzo di vendita è stato fissato a un milione di yuan, ossia all’incirca 137.000 euro.
Da un modello ancora in fase di lancio, ad uno ormai navigato, come la NIO EP9 del 2016. Omologata per l’esclusivo uso in pista, anch’essa è fornita di quattro propulsori. Uno per ruota da 335 cv ciascuno per un valore globale di 1341 cv. La chicca che le permette di distinguersi dalle altre concorrenti, è la possibilità di rimuovere le batterie usate e sostituirle con quelle nuove in appena otto minuti. Misuratasi sul vecchio circuito del Nürburgring ha coperto il giro in sei minuti e quarantacinque secondi. Meglio ha fatto solamente la Volkswagen I.D. R. Lo stacco da fermi a 100 km/h avviene in 2″7. In 7″1 si arriva invece a 200 km/h. E in 15″9 a 300 km/h. La velocità massima raggiungibile, con l’autolimitazione, è pari a 350 km/h.
Realizzata dalla start-up di Taiwan, la XING Miss R è stataconcepita anche per l’utilizzo in strada. Come riporta il produttore l’accelerazione fino a 100 km/h ci consuma in poco meno di due secondi. Mentre la top speed non è particolarmente da urlo visto che è limitata a 250 km/h. La potenza complessiva tocca i 1341 cv.
Con la Dendrobium D1si sente odore di F1. Rilasciata nel 2017, nasce dalla collaborazione con la start-up specializzata in veicoli elettrici Vanda Electrics con sede a Singapore, e la scuderia Williams. Ideata con l’obiettivo di stupire, sfoggia uno profilo futuristico e quattro motori da 1800 cv in totale. Lo spunto massimo tocca i 320 km/h, con un salto da fermi a 100 km/h in 2″7.
La Pininfarina Battista è relativamente recente, essendo stata svelata nella sua conformazione finale nel 2021. Si tratta di un prodotto per pochi, essendocene appena centocinquanta esemplari venduti a 2,6 milioni di euro. A renderla un pezzo raro anche i materiali utilizzati. In particolare è stata costrutita interamente in fibra di carbonio. La potenza totale data dalle quattro unità è di 1900 cv. Ci vogliono meno di due secondi ad arrivare a 100 km/h e 12″ per raggiungere i 300 km/h. La velocità di punta si attesta sui 350 km/h.
Legata all’auto torinese la Rimac Nevera di produzione croata, è stata ugualmente diffusa in centocinquanta pezzi. Le due si potrebbero definire cugine, in quanto condividono tra il 40 e il 50% delle componenti, tra cui lo chassis e i propulsori elettrici. La cavalleria è di 1914, con balzo da 0 a 100 km/h in meno di due secondi.
Per assicurarsi la giapponese Aspark Owl bisogna sborsare più o meno 3 milioni di euro. Molto elegante e d’impatto visivo è stata costruita dall’inizio alla fine in Italia. Nello specifico dalla Manifattura Automobili Torino, seguendo una procedura del tutto artigianale. I quattro motori le permettono di spingere 1985 cv. La velocità massima a cui può arrivare è di ben 420 km/h, con un passaggio da 0 a 100 in 1,72 secondi.
La top 3 delle supercar full electric da urlo
Dotata di una leggera monoscocca in fibra di carbonio del peso di soli 129 kg realizzata dalla modenese CPC, la Lotus Evija data 2019. Qui i cavalli salgono a 2011, con uno spunto fino a 100 km/h in tre secondi, e fino a 300 km/h in nove.
Il made in Italy trionfa pure con la Estrema Fulminea. Nata dalle sapienti mani della Automobili Estrema di Modena, questa bella supercar conta solo 61 unità. Sul mercato la vedremo nella seconda metà di quest’anno alla modica cifra di 1.961.000 euro. Sono 2.040 i cavalli rilasciati, che permettono a questo gioiello di toccare i 320 km/h in meno di dieci secondi.
L’ultimo modello della carrellata proviene dall’Austria, e anch’essa è figlia di qualche dritta di provenienza Williams F1, in particolare per quanto concerne i motori, interamente di progettazione Grove. In grado di erogare 2.230 cv, la Deus Vayanne è la macchina stradale più potente che esista. Progettata dalla Italdesign presenta uno stile che mescola pulizia e grinta. Il salto da 0 a 100 avviene in meno di 2 secondi, per una top speed di 400 km/h.