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Pressione gomme, come controllarla e come capire se è giusta: ne va della vostra sicurezza

Published by
Chiara Rainis

Avere la pressione delle gomme dell’auto inadeguata può comportare dei rischi per la sicurezza. Ecco tutti i consigli sul tema.

Quando si parla di sicurezza in macchina, la pressione delle coperture è uno degli elementi imprescindibili. Anche se avere le gomme in ordine è importante anche sotto altri due punti di vista: l’efficienza e la durata. Ecco perché è essenziale controllarle con regolarità.

Pressione gomme (AdobeStock)

Avere le “scarpe” sgonfie può influenzare negativamente la guida e la stabilità del veicolo, con un incremento della resistenza al rotolamento. Il carburante rende di meno, e le temperature si innalzano facendo aumentare il pericolo di scoppio, senza conta l’accelerazione dell’usura.

Ma come si fanno a tenere d’occhio gli pneumatici e a riportare la pressione ai valori adeguati? In questo approfondimento forniremo tutte le risposte.

Che cosa si intende per pressione delle gomme?

Per prima cosa cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando. La pressione è quella quantità di aria compressa che si trova all’interno di uno pneumatico. Come detto, averla ad un giusto quantitativo aiuta le prestazioni del mezzo stesso. Determinando il contatto con il terreno, influisce su molti aspetti. Più l’automobile è stabile, più il peso si distribuisce in maniera uniforme, prolungando il ciclo di vita del set che si sta montando. E’ essenziale quindi non eccedere né in un senso, né nell’altro. Quindi le coperture non devono essere né troppo gonfie, né troppo poco, pena il sopraggiungere delle problematiche sopra elencate.

Le vetture più moderne dispongono di strumenti capaci di segnalare le variazioni e mettere in allarme il conducente. A quel punto le strade sono due: o si provvede in autonomia, o ci si reca in officina.

Come si controlla la pressione pneumatici

Vediamo come funziona il fai da te. Se si possiede il Tyre Pressure Monitoring System (TPMS), obbligatorio dall’1 novembre 2014 secondo il Regolamento Europeo 661/2009, si potrà essere aiutati dall’avvertimento del dispositivo. Non appena rilevata l’anomalia, sarà necessario capirne l’entità. Qualora fosse grave, bisognerà fermarsi subito e gonfiare la gomma, altrimenti si potrà proseguire fino a destinazione.

Pressione gomme (AdobeStock)

In caso di autovettura datata, sarà bene controllare periodicamente e ogni tot di tempo.  Per farlo basterà dotarsi di un misuratore. Si tratta di una specie di colonnina con un tubicino da infilare alla valvola della ruota, facilmente reperibile nelle stazioni di servizio.

Online, si trovano strumentazioni completi anche di compressore ad un prezzo che oscilla tra i 25 e i 30 euro. Altrimenti le alternative sono i negozi di accessori per auto o le officine. Prima di intervenire, è comunque bene informarsi tramite il manuale del veicolo quale sia la pressione corretta.

L’operazione di analisi va compiuta rimuovendo il tappo della valvola, connettendo il misuratore e leggendo la pressione che appare sul display. Ovviamente bisognerà ripeterla su tutte le coperture.

Se il rilevatore segnala una misura troppa bassa, bisognerà procedere al gonfiaggio, che dovrà avvenire a scatti. Se al contrario è troppo alta, sarà necessario far uscire un po’ d’aria fino ad arrivare alla pressione corretta. Attenzione, la rapidità d’azione in questo caso è fondamentale, in quanto l’aria fuoriesce molto velocemente. Vi sono altresì dei device attaccabili all’accendisigari. L’importante è che la macchina stia in funzione durante il procedimento, che sarà uguale a quello spiegato prima.

Se appunto non si dispone di un mezzo all’avanguardia, è cosa saggia verificare lo stato della pressione almeno una volta al mese, o prima di un viaggio un po’ più lungo.

Quali strumenti servono

Riassumendo, per compiere il controllo bisogna dotarsi di un misuratore di pressione e di mini-compressore. Questo può essere digitale oppure analogico.

Del manuale d’istruzione dell’auto, dove è indicato l’esatto livello di pressione necessario. Se non si possiede la versione cartacea, si può consultare quella online. Le informazioni sono comunque reperibili sulla spalla della “scarpa”, o sul lato portiera del conducente. Nell’eventualità ci sono altre vie, come l’officina, o il sito ufficiale della Casa produttrice. Ma in quest’ultimo caso la ricerca potrebbe rivelarsi particolarmente lunga.

E dei tappi delle valvole di ricambio, in quanto durante le operazioni potrebbero andare persi o subire dei danni.

Genericamente il livello più corretto di pressione è compreso nella forbice tra i 2 e i 3 bar. Se siamo sotto ai 2 bar dobbiamo cominciare a preoccuparci.

Adesso analizziamo come intervenire. Prendere il misuratore. Svitare i cappucci delle valvole riponendoli in un luogo sicuro, per evitare di perderli (come detto sempre meglio rifornirsi di tappi di riserva per ogni evenienza). Inserire il misuratore nella valvola e leggere il numero che appare sullo schermo, in modo da verificare se è in linea con quanto raccomandato dal manuale. A seconda dell’indicazione aggiungere o rimuovere aria con mini-compressore o altro strumento adatto da attaccare all’accendisigari. Infine riavvitare i cappucci delle valvole.

Come leggere la pressione

Quando si compie l’operazione bisogna tenere presente che esistono diverse unità di misura relative alla pressione delle coperture, di conseguenza, se le cifre differiscono è facile andare in confusione. Le unità che registrano il valore della pressione sono perlopiù quattro.

Pressione gomme (AdobeStock)

I Bar. Un bar corrisponde più o meno alla pressione atmosferica terrestre sul livello del mare. I Pa o Pascal. Questa misura lo sforzo e la pressione. 1 Pa equivale alla pressione esercitata da una forza su una superficie. Le Atm o atmosfere. Ovvero la pressione prodotta da una colonna d’aria alta e spessa quanto l’atmosfera terrestre sul livello del mare. E i Psi o Pounds per Square Inch. Si tratta dell’unità di misura della pressione usata nel sistema anglosassone, definita dal rapporto tra libbra e pollice quadrato.

Va detto che Bar e Atm non sono riconosciute dal Sistema Internazionale. Questo infatti preferisce i Pa, per via di alcune imprecisioni nella misurazione. Per esempio, l’Atm non include la rilevazione dell’umidità. Dunque, per il fatto che le misure non corrispondono l’una con l’altra, per farsi un’idea più chiara della pressione delle gomme, è consigliabile effettuare la conversione. Per questo basta cercare sul web il convertitore.

Perché la pressione cambia tra giorno e notte

Durante il corso della giornata il valore della pressione gomme viene alterato da diversi fattori. Ad esempio si può verificare un innalzamento se la temperatura esterna è calda. Questo perché il calore innesca l’espansione dell’aria all’interno delle coperture. Nelle ore notturne, invece, quando fa più fresco, la pressione tende a diminuire.

Il valore della pressione subisce una variazione anche se vi è un peso. Un carico particolarmente importante di persone o bagagli può portare ad un aumento della pressione. Un altro fattore che gioca un certo ruolo sono le condizioni del manto stradale.  Per cui se si percorre un tratto accidentato, la pressione degli pneumatici potrà salire per via delle sollecitazioni provocate dalle vibrazioni. Se al contrario si affronta una strada liscia e regolare, la pressione delle coperture potrebbe diminuire.

Chiaramente la pressione può essere modificata dalla condizione stessa del prodotto, ossia a seconda del suo grado di usura. Con il trascorrere del tempo le gomme tendono a consumarsi e la loro capacità di trattenere aria diminuisce causando una riduzione dell’aria presente internamente.

Perché è importante che la pressione resti uniforme

Come abbiamo detto è fondamentale fare i dovuti controlli sull’intero treno. Ciò perché un dato difforme potrebbe influenzare negativamente la stabilità e la manovrabilità del mezzo, oltre a provocare un’usura anomala delle gomme. Avere una pressione uniforme significa garantire al veicolo una distribuzione equilibrata del peso sulla superficie di contatto con il terreno.

Cosa succede dunque se una copertura è sgonfia o presenta una pressione troppo elevata? In entrambe le situazioni si crea una distribuzione disomogenea del peso e ciò renderà più complicato il controllo dell’automobile, specialmente nei frangenti in cui le condizioni di guida sono più complesse e delicate. Come detto, poi l’usura si velocizza, o si presenta irregolare, per cui un lato magari è più consunto dell’altro.

Va da sé che questo elemento compromette la stabilità e la guidabilità. Avere una pressione gomme eccessivamente alta o troppo bassa può rendere l’autovettura traballante e poco docile. La sua incontrollabilità farà altresì balzare in alto il rischio di incidenti. Questo difetto può influire sulla qualità della guida stessa, oltre che sulle prestazioni del mezzo, dato che una pressione troppo elevata irrigidire la guida e renderla scomoda. Ugualmente con una pressione eccessivamente blanda, la guida diventa troppo morbida, incrementando per converso l’instabilità.

Ultime annotazioni da sapere

Per concludere specifichiamo alcuni dettagli sulle coperture che vanno tenuti a mente. Per prima cosa il livello di pressione delle gomme davanti è maggiore rispetto a quello delle posteriori a seguito del maggior peso che sono tenute a tollerare.

Quindi, altro aspetto da non sottovalutare. Il controllo periodico della pressione va effettuato a pneumatici freddi, dunque prima di mettersi in marcia, in quanto il valore tende ad aumentare con il calore.

Vanno poi sempre considerate le condizioni climatiche. Tra una stagione e l’altra possono esserci variazioni notevoli. Se stiamo vivendo un’estate particolarmente calda, il calore porterà ad un incremento del dato. Con il freddo, invece, si verificherà un calo.

Infine, non aver paura di sostituire le gomme. Se si notano segni di usura o danni,  vanno cambiate. Le improvvise variazioni di pressione possono essere un campanello d’allarme da non trascurare.

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Chiara Rainis

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