Le auto storiche sono un patrimonio da preservare, ed infatti i bolli hanno valori differenti. Ecco quanto si paga nei vari casi.
Uno dei patrimoni più belli che il mondo delle quattro ruote ci ha donato è quello legato alle auto storiche, ovvero vetture risalenti a tanti anni fa che hanno ancora oggi un grande valore. Ogni anno, le possiamo ammirare in svariate competizioni come la Mille Miglia, che attraversa il nostro paese facendoci godere di questi capolavori.
Le auto storiche sono una spesa importante per chi le possiede, visto che è necessario tenerle sempre in perfette condizioni per evitare problematiche. Nelle prossime righe, vedremo a quanto ammonta il prezzo del bollo, che ovviamente è differente rispetto alle vetture che usiamo noi tutti i giorni.
Auto, ecco come cambia il bollo per le storiche
Le auto storiche vengono differenziate in quelle che risalgono a più di 20 anni fa e tra quelle che sono state immatricolate oltre 30 anni fa. Questa norma è valida in tutto il nostro paese senza differenze per regione, ed il 13 marzo scorso c’è stato un piccolo aggiornamento che le riguarda. Ecco cosa è cambiato.
- Bollo auto storiche di più di 30 anni fa: Questi modelli, in tutta Italia, sono totalmente esenti dal pagamento del bollo, anche se per usufruire di tale vantaggio non devono essere adibite ad uso professionale, o utilizzate durante l’esercizio di un’attività di impresa o professioni varie. Non occorre presentare documenti o certificazioni, l’esenzione è del tutto automatica. Per quelli che circolano su strada c’è però una tassa di circolazione forfettaria, che costa circa 30 euro. Non si deve pagare se la vettura resta ferma in un garage e non viene utilizzata;
- Bollo per le vetture di più di 20 anni fa: In questo caso, invece, c’è un pagamento da effettuare per quello che riguarda il bollo. Il pagamento presenta però uno sconto del 50% rispetto al prezzo che pagano le vetture tradizionali. Per usufruire di questo vantaggio, le macchine storiche devono avere il certificato di rilevanza storica, rilasciato dall’ASI, da Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo e Storico FMI. Sulla carta di circolazione, a tal proposito, deve essere presente il riconoscimento di storicità, altrimenti si paga il bollo come tutti gli altri veicoli.
- Eccezioni in alcune regioni: Qualche differenziazione tra le regioni è comunque presente, con la Valle d’Aosta che impone una tassa di circolazione annula di 25,82 euro. In Piemonte si paga un importo ridotto del 10%, mentre in Liguria la tassa ammonta a 28,40 euro. In Lombardia, le vetture che hanno il riconoscimento storico sono esentate, mentre in Veneto si pagano 28,40 euro.
Anche altre regioni presentano alcune differenze, ma è chiaro che ognuna di loro abbia alcune agevolazioni a cui i proprietari possono far riferimento. Le vetture storiche, dunque, hanno una certa rilevanza e vanno protette anche a livello economico, e visto che il bollo sta diventando una spesa importante, è stato un bene rivedere le norme per non portare i proprietari alla vendita per mancanza di fondi. Certi gioielli vanno salvati e coloro che le possiedono incentivati a tenersele.