Caos ZTL a Roma, c’è un cambio di posizione: arriva la decisione del Comune

Nella ZTL a Roma si continua a discutere ed anche parecchio. Ecco quelle che saranno le modifiche che sono in ballo.

La transizione ecologica continua a far discutere e non poco, ed in questi giorni a Roma sono in atto delle feroci proteste per quella che sarà la nuova regola sulla ZTL, che dovrebbe entrare in vigore dal novembre prossimo, praticamente tra meno di sei mesi, e che causerebbe disagi a non finire.

ZTL, che guaio a Roma
ZTL (AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

In sostanza, secondo quelle che dovrebbero essere le nuove regole, nella nuova fascia verde ZTL, non potranno passare i mezzi inquinanti fino ad Euro 2 spinti da propulsori a benzina e fino all’Euro 4 con motore a gasolio. Secondo i dati raccolti, tanto per fare un esempio, sarebbero migliaia i taxi che si troverebbero impossibilitati a circolare, per non parlare delle auto dei cittadini. Questo ha scatenato rivolte in questi giorni.

ZTL, modifiche in vista a Roma

Davanti al Campidoglio sono scattate enormi proteste in questi giorni contro la nuova ZTL, e sembra che qualcosa si stia iniziando a muovere. Infatti, potrebbero essere aggiunte delle deroghe per gli automobilisti e lavoratori con basso reddito, che avranno così la possibilità di transitare con dei pass gratuiti in zone dove la loro automobile non potrebbe circolare.

ZTL è guerra a Roma (ANSA)
ZTL Roma nel caos più totale (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Potrebbe anche essere rivisto il perimetro per dare la possibilità di parcheggiare i propri mezzi nei pressi delle zone di interscambio, ma c’è anche un’altra possibilità attualmente in ballo. Una deroga, infatti, potrebbe essere concessa anche a chi è proprietario di veicoli a carburanti biologici, come GPL o metano, ed anche un piano di incentivi che è allo studio assieme al Governo, per aiutare i cittadini nel passaggio a veicoli meno inquinanti.

La situazione è molto critica, visto che da novembre, stando a ciò che è stato stabilito, verranno installati ben 50 varchi di accesso, in modo da regolare il traffico e da fare una netta distinzione tra i veicoli che avranno accesso visto che rispettano le nuove regole e chi, invece, non ne è in possesso. Una bella trovata per creare ancor più divisionismo in una società che è già quasi del tutto spaccata a metà.

La transizione ecologica, di problematiche, ne sta causando davvero molte, ed anche a Milano ci sono stati fatti di questo tipo. Il guaio principale sta nei costi troppo alti di acquisto dei veicoli, legati alla crisi del settore automotive, che ha portato i costruttori ad alzare i prezzi, mettendo in ginocchio moltissima gente. Considerando questa terribile fase storica, si poteva anche temporeggiare sul prendere certe decisioni, che di certo non possono cambiare, nell’immediato, la situazione sul fronte climatico.

Ancora peggiore è il discorso se si pensa alle auto elettriche, tanto spinte dall’Unione Europea, ma che hanno costi inarrivabili. Pensate che la più economica, se si può usare tale termine, nel nostro paese è la Dacia Spring, che ha un prezzo di partenza di ben 23 mila euro, molto più di ciò che in tanti possono permettersi. La speranza è che, una volta tanto, prevalga il buonsenso su tutto il resto.

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