L’otto volte campione del mondo, Marc Marquez, ha messo in mostra un grande ritmo in Francia, ma è già sui livelli pre-infortunio?
Marc Marquez è stato l’osservato speciale nella tappa di Le Mans. L’alfiere della Honda è tornato in sella alla sua Honda 45 giorni dopo l’infortunio alla mano destra che ha condizionato l’ennesimo campionato della sua carriera. Con solo 12 punti conquistati in questo inizio 2023, in occasione delle due Sprint Race a cui ha partecipato, il centauro ha deciso di rischiare tutto nel Gran Premio di Francia.
Avrebbe potuto portare a casa un terzo o un quarto posto, iniziando ed accumulare punti in classifica in vista della rimonta sul leader Bagnaia. Quest’ultimo, infatti, era uscito nelle prime battute del GP. Considerata l’irregolarità in pista del campione del mondo della Ducati una remuntada non è affatto utopistica. A prevelare, però, è stata la voglia di attaccare, nel momento in cui ha visto nel mirino il connazionale Jorge Martin in seconda posizione.
Marc Marquez è spettacolo e poco calcolo. Prendere o lasciare, ma in passato questo atteggiamento gli ha consegnato vittorie e titoli mondiali. A causa dello strapotere tecnico della Ducati il centauro di Cervera dovrebbe ragionare sulla distanza, allo scopo di sfruttare quanto più possibile le poche occasioni che gli si presenteranno durante la stagione. Il 2023 sarebbe dovuto essere l’anno in cui la rinnovata fiducia nella squadra giapponese e il completo recupero fisico avrebbero dovuto garantire una presenza costante in pista.
Marc ha già dovuto saltare la tappa in Argentina, nella sua Austin e nella successiva gara in Spagna. Ha deciso, per una volta, di non prendersi dei rischi eccessivi dopo l’operazione al primo metacarpo della mano destra. Era tornato in pista, dimostrando di essere ancora uno dei migliori della griglia e lottando con il coltello tra i denti per la pole position e per un piazzamento sul podio.
La speranza della Honda su Marquez
Il team giapponese, nel 2022, è scivolato in fondo alla classifica costruttori. Al momento l’unico pilota in grado di fare la differenza sulla RC213V pare essere il centauro di Cervera. La squadra con sede a Tokyo sogna di riavere Marquez ai livelli pre-infortunio di Jerez 2020. A Le Mans si sono visti sprazzi del grande campione di un tempo, ma era già avvenuto ad intermittenza nelle passate stagioni.
Secondo il team manager della Honda HRC non si è trattato di un lampo sporadico. Le possibilità di riavere un Marquez al top ci sono tutte. Alberto Puig, a Marca, ha dichiarato: “Penso che Marc stia guidando allo stesso livello di prima dell’infortunio di tre anni fa. Ha guidato magnificamente e ha fatto tutto il possibile con quello che aveva”.
“Dobbiamo continuare ad analizzare tutte le informazioni delle prime gare, lavorare per continuare a capire la direzione migliore da percorrere e lavorare per portare qualcosa in più per il Mugello e le gare future. Come abbiamo visto in Francia, il campionato è molto aperto e possono succedere ancora tante cose. Marc, dopo aver passato un mese e mezzo senza guidare nessun tipo di moto, ha potuto recuperare subito la sua velocità e questo è da tenere in considerazione. Si può fare solo se si è un pilota speciale. Vedremo cosa accadrà nelle prossime gare”.