La drammatica situazione in Emilia Romagna continua a creare dei disagi enormi. A causa delle alluvioni è finita sott’acqua anche una pista cara a Valentino Rossi.
Il Dottore ha iniziato la sua carriera sulle minimoto ma se seguite i suoi account social noterete che il centauro di Tavullia, ancora oggi, si diverte ad allenarsi sulle motociclettine. Si tratta di un test che aiuta i piloti nell’agilità e nei riflessi, oltre a riportare il cuore dei centauri lì dove tutto è cominciato anni prima.
La pista di mini moto, lungo la via Emilia tra Forlimpopoli e Forlì, è teatro solitamente di sfide accesissime sull’asfalto. Oggi, invece, è completamente ricoperta d’acqua a causa delle alluvioni cadute su tutta l’Emilia Romagna. Fino a poche settimane fa il Dottore, al fianco del campione del mondo di MotoGP Francesco Bagnaia, di Marco Bezzecchi, di suo fratello Luca e di altri centauri era protagonista in allenamento sulle MiniGP.
Il centauro di Tavullia ama, particolarmente, le curve del Galliano Park. Oggi ci si può nuotare o potrebbe essere teatro di una gara tra gommoni. Purtroppo tutta la zona è sommersa dall’acqua per diversi metri. L’alluvione è arrivata anche sulla pista a causa delle piogge che non sono cessate per giorni. L’acqua del Ronco ha quasi oltrepassato i tetti degli impianti sportivi della zona.
Valentino Rossi e il racconto scioccante dei protagonisti
Il Dottore nel Galliano Park ha vissuto giornate fantastiche in compagnia dei suoi fedelissimi dell’Academy. Date una occhiata al video in basso. Come riportato su ForlìToday Manuel Fantini, insieme ai suoi genitori di 63 e 61 anni, se la sono vista brutta ma si sono salvati. La piena è avvenuta tra le 19:30 e le 20:00 e non avevano ricevuto alcun allarme. La famiglia ha scelto di spostare ai pieni alti l’attrezzatura elettronica e le moto, ma poi si è scatenato il peggio.
“Erano circa le 19,30 quando mio babbo è entrato in casa esclamando ‘Via via, sta arrivando, sta arrivando’. Fondamentalmente ha sentito il rumore dell’acqua, rendendosi conto che stava per arrivare la piena. E’ stato quasi uno tsunami, praticamente un’onda che avanzava. Abbiamo fatto in tempo a prendere alcuni zaini, mettendo alcuni generi di prima necessità, che siamo riusciti a scappare con la nostra cagnolina anziana. Avevamo l’acqua già alle caviglie in casa”, ha raccontato Fantini.
Una situazione scioccante perché poco dopo l’acqua era già salita a quasi 2 metri e se fosse accaduto di notte le conseguenze sarebbero potute essere letali. La piena ha raggiunto il soffitto della casa dove era rimasto solo il gatto della famiglia Fantini. Sono riusciti a recuperarlo, arrivando all’altezza del solaio con un pedalò.
Tutto è andato distrutto. Fantini ha aggiunto: “Ora vedremo come ripartire. Sarà durissima. Solo ripristinare le vie che sono state allagate, l’elettricità e i danni che l’esondazione ha causato non sarà semplice. Abbiamo amici che hanno attivato delle raccolte fondi. Per i miei genitori, che meriterebbero di andare in pensione, ci sarà tantissimo lavoro da fare in futuro”.