La categoria regina del Motorsport catalizza l’attenzione dei fan, ma al di là della F1 sono tantissime le competizioni dell’automobilismo.
La Formula 1 ha stravolto il mondo delle corse nel 1950, ma anche prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale la storia dell’automobilismo era intrisa di sfide di alto livello. Nelle anguste stradine del Principato di Monaco, nel 1933, per la prima volta nella storia, la griglia di partenza fu determinata dai tempi di qualificazione. Fu una rivoluzione perché i team erano differenziati dal colore della propria Nazione.
Erano le vetture, colorate di blu transalpino, le favorite. Negli anni ’20 la Bugatti aveva dominato la scena. Per l’Italia c’era il Rosso (Rosso corsa). Gran Bretagna col Verde (British racing green); Germania con il Bianco, inizialmente, e dopo Argento (Silver Arrows, ovvero le frecce d’argento); Belgio con il Giallo; Giappone con il Bianco, mentre gli Stati Uniti d’America presentavano un colore Bianco con strisce Blu (Blu reale).
La sfida divenne infuocata tra francesi e italiani con l’arrivo di Alfa Romeo e Maserati. Furono i costruttori italiani, dopo le dominanti Bugatti e Delage, a rubare la scena. Con la spinta del Partito Nazista, Mercedes e Auto Union divennero molto temibili. Hitler investì grandi cifre per aumentare la reputazione del suo impero. Le case teutoniche spinsero sull’innovazione e dominarono le scene dal 1934 al 1939. Nel 1935 si svolse il primo “Campionato Europeo Grand Prix” per piloti nell’ambito europeo.
La competizione fu dominata da piloti e vetture tedesche. Dal 1950 in poi la categoria regina del Motorsport è stata inquadrata nella F1. Fu concepito un sistema di punti per le 7 gare del Mondiale, che racchiudeva anche la 500 Miglia di Indianapolis. Il primo storico Gran Premio si corse il 13 maggio sul tracciato di Silverstone. Il mondiale fu vinto da un pilota italiano. La Ferrari, partecipando sempre ad ogni campionato, detiene anche il primato del team con più vittorie all’attivo.
La differenza principale verte tra categorie a “ruote scoperte”, note per le monoposto di Formula e le categorie a “ruote coperte”, come le vetture Sport Prototipo, GT, Turismo e da Rally. Dal 1950 in avanti sono proliferate tantissime categorie del Motorsport. Negli States sono nate la Champ Car e la Formula Indy. La FIA ha istituito le categorie minori come la Formula 2 (ex Formula 3000), la Formula 3, la Formula Renault, la Formula Nippon, la Atlantic Championship e, naturalmente, il karting. Coloro che sognano di poter arrivare a correre ai piani alti dell’automobilismo iniziano, solitamente, da bambini a correre sui kart.
La FIA gestisce, inoltre, i campionati Endurance, Turismo, Sport Prototipo, WRC e il nuovo campionato full electric di Formula E, concepito nel 2014. Inoltre, il campionato Granturismo si è evoluto in corse GT3 come Intercontinental GT Challenge e GT World Challenge e le categorie GTE del Campionato del mondo endurance e dell’IMSA, in precedenza conosciuto come il FIA GT nella quale gareggiavano le GT1 e le GT2.
Il WEC e l’IMSA sono ancora seguitissimi. Il turismo si è trasformato nel WTCC, in seguito chiamato WTCR. Le competizioni automobilistiche si dividono in due tipi: gare di velocità, in cui il vincitore è chi chiude il percorso di gara nel minor tempo, oppure chi percorre più strada in un tempo prestabilito, come nella sfida endurance della 24 Ore di Le Mans.
Vi sono gare di regolarità: ovvero competizioni che vengono conquistate, mantenendo una velocità media il più possibile vicina a quella prestabilita. A dura prova viene sottoposta la vettura che potrebbe presentare guasti o rotture meccaniche. Inoltre, le sfide si possono suddividere in base al tipo di percorso: Corse in circuito, come nel caso della F1, con sfide con un numero di giri prestabilito su tracciati stradali permanenti (Monza, Spa, Silverstone etc) o cittadini (Monaco, Baku, Singapore etc).
Negli ovali la sfida mette a dura prova i piloti, sebbene vi siano soltanto due, tre o quattro curve che girano tutte nella stessa direzione. Queste gare negli Stati Uniti spopolano. La più famosa in assoluto è quella di Indianapolis dove ogni anno si disputa la famosissima 500 Miglia di Indianapolis. Su strada, invece, si sono tenute sfide storiche come la Targa Florio, la Carrera Panamericana e la Mille Miglia.
Il Campionato Mondiale Rally e la Parigi-Dakar, sempre organizzato dalla FIA, sono corse su percorsi non asfaltati. La sfida è interessante perché i piloti si mettono alla prova su percorso sterrati, in sentieri immersi nel deserto, tratti montuosi sulla neve o sentieri di campagna. Salti e derapate sono all’ordine di settori. Al livello internazionale il WEC è stato seguitissimo, in passato, quasi alla pari del Mondiale Endurance, della Formula 1 e dei campionati americani NASCAR, Indycar e Imsa.
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