F1, Lewis Hamilton con il cuore spezzato: non ha superato il trauma

L’ultimo GP vinto da Lewis Hamilton risale al 2021. A Jeddah aveva pareggiato i conti. Tutto sembrava servito per l’ottavo titolo, ma ad Abu Dhabi la sorte giocò un brutto scherzo al #44.

Il 12 dicembre 2021 Lewis Hamilton ha vissuto un vero e proprio incubo, dovendo dire addio al suo sogno di gloria. La rimonta su Max Verstappen sarebbe stata ricordata per sempre se fosse culminata con il mondiale. Nessun pilota di F1, nella storia del circus, è riuscito ad elevarsi sul tetto del mondo in otto occasioni.

Hamilton affranto
La delusione di Lewis Hamilton(Ansa) tuttomotoriweb.it

Il pilota anglocaraibico aveva il titolo in mano, ma nelle ultime battute del GP di Abu Dhabi è stato beffato. Per vincere il titolo il driver della Mercedes avrebbe dovuto per forza precederlo per far sua l’ottava corona iridata. Lo spettro di un altro mondiale perso all’ultima gara ha iniziato a farsi capolino nella testa del #44 quando il direttore di gara ha chiesto l’intervento della Safety Car per il crash contro le barriere dell’ex pilota della Williams, Nicholas Latifi.

Lewis aveva già perso delle chance mondiali all’ultimo respiro. Al debutto in F1, nel 2007, fu Kimi Raikkonen della Ferrari ad infliggergli un duro colpo in Brasile, mentre nel 2016 nella lotta al suo ex teammate Nico Rosberg, uscì sconfitto proprio nel round finale ad Abu Dhabi. In quelle annate Lewis potette recriminare solo con sé stesso per non essere riuscito a chiudere la partita prima o trovare la giusta continuità nel corso del campionato.

Nel finale del 2021 ebbe un impatto devastante la decisione dell’ex direttore di gara Michael Masi. Quest’ultimo, infatti, scelse di far entrare la Safety Car per ripulire la pista e rimuovere la Williams. Non optò per una bandiera rossa come aveva fatto nei precedenti round, ma diede il via libera per un ultimo accesissimo giro finale, facendo sdoppiare solo le monoposto che separavano i due duellanti alla corona iridata.

La rabbia di Lewis Hamilton

Per Max Verstappen fu un gioco da ragazzi sopravanzare all’ultima tornata il #44, grazie alle gomme fresche soft contro le medie usurate del rivale. Hamilton comprese che qualcosa era andato per il verso sbagliato e, via radio, dopo aver tagliato il traguardo, parlò di manipolazione. Strinse le mani all’olandese, ma dentro di sé aveva il cuore a pezzi.

Hamilton deluso sul podio
La tristezza di Lewis Hamilton( Ansa) tuttomotoriweb.it

Nonostante sia trascorso un anno e mezzo, l’anglocaraibico non ha dimenticato quella terribile sensazione. In più di una occasione ha raccontato il suo malessere e la cicatrice che porta dentro. In una recente intervista riportata da Speedweek, il team principal della Mercedes ha dichiarato: “Per noi sono state circostanze catastrofiche, ma è stato il lavoro di un solo uomo, non c’è una grande teoria del complotto dietro”.

Jean Todt (ex Presidente della FIA) avrebbe dovuto essere coinvolto? Si, almeno per dire agli steward che dovrebbero fare le cose nel modo giusto”, ha aggiunto Toto Wolff. Il francese, però, non prese una posizione, anche perché sarebbe stata una intromissione sul giudizio di un direttore di gara. Gli arbitri sono autonomi. Sarebbe come se il Presidente della FIFA Gianni Infantino avesse detto: “C’era un rigore qui e non lì”!

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