La 500 Miglia di Indianapolis targata 2023 vede imporsi Josef Newgarden, che beffa Marcus Ericsson. Che spavento nel finale.
Quando si parla di 500 Miglia di Indianapolis, lo spettacolo non manca mai, ed anche l’edizione 2023 non è stata da meno, regalando una grande battaglia, ma anche ben tre bandiere rosse nel finale, che forse sono state fin troppo eccessive. Il successo è andato a Josef Newgarden del Team Penske, vincitore per la prima volta in carriera.
La 500 Miglia di Indianapolis sembrava poter essere ancora una volta una cosa fatta per Marcus Ericsson, ma dopo le varie bandiere rosse e terribili incidenti, lo svedese si è dovuto arrendere. Il podio, che qui non conta nulla, è stato completato da un grande Santino Ferrucci.
La 500 Miglia di Indianapolis è uno degli appuntamenti principali del panorama motorsportivo mondiale, ed anche quest’anno ci sono tutti gli ingredienti per un bel divertimento. La pole position è stata conquistata da Alex Palou, spagnolo del team di Chip Ganassi, seguito da Rinus VeeKay per il team Ed Carpenter Racing e Felix Rosenqvist con la Arrow McLaren a chiudere la prima fila.
La prima fase di gara vede i piloti gestire il ritmo, senza prendersi rischi eccessivi, consapevoli che i 200 giri sono davvero lunghissimi da portare a termine. La prima a ritirarsi è l’unica donna al via, vale a dire Katherine Legge, che abbandona per problemi tecnici poco dopo la fine del primo quarto di gara.
Al comando si piazza VeeKay, seguito dalle McLaren di Rosenqvist e Patricio O’Ward, mentre Alexander Rossi precede Will Power al quarto posto. Dopo un lungo periodo in bandiera verde, al 92esimo giro c’è la prima caution, causa dal brutto incidente di Sting Ray Robb, esordiente alla 500 Miglia di Indianapolis, che però non riporta particolari problemi.
Durante il periodo di Safety Car c’è un clamoroso contatto in pit-lane tra VeeKay e Palou, con l’olandese che perde il controllo in ripartenza spedendo il poleman contro il muretto. I colpi di scena non mancano anche nella seconda parte di gara, con Romain Grosjean che va violentemente a sbattere, mentre Will Power danneggia la sospensione posteriore toccando il muretto.
Tra i protagonisti sbuca Marcus Ericsson, vale a dire l’ex F1 che ha vinto lo scorso anno, ma poi c’è una carambola terrificante a 14 giri dalla fine. Rosenqvist perde il controllo della vettura e danneggia la sospensione, venendo poi preso in pieno da Kyle Kirkwood, con una gomma che si stacca e che sembra finire in tribuna.
I piloti ne escono illesi, mentre la gara viene interrotta. Nessuno si è fatto male, un vero e proprio miracolo, con la gara che poi riparte vedendo Josef Newgarden al comando, seguito da Ericsson ed O’Ward. Il pilota McLaren combina un pasticcio e perde il controllo durante l’attacco allo svedese, volando a muro. Si ritirano anche Agustin Canapino e Simon Pagenaud, e viene imposta una nuova bandiera rossa.
L’ultimo giro regala spettacolo dopo la terza sospensione, con il successo che va a Newgarden il quale riesce a scavalcare Ericsson. Trionfo, dunque, per il motore Chevrolet che batte quello Honda, in una lotta tra i due motoristi. Come ci aspettavamo, lo spettacolo non è mancato.
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