Il mondo dei rally sta vivendo un 2023 davvero nero, ed ora è arrivata la notizia di un vero e proprio dramma familiare.
Il motorsport è pericoloso, e questa non è una frase fatta, ma la pura realtà che anche oggi ci è stata confermata da una notizia drammatica, che arriva direttamente dal mondo dei rally, già profondamente colpito dalla tragedia di Craig Breen, il pilota del WRC della Hyundai morto qualche mese fa.
A dire il vero, la catastrofe di cui vi stiamo per dare conto riguarda il mondo dei rally raid, con un pilota di moto che è rimasto ucciso dopo un terribile schianto. La dinamica dell’impatto non è ancora stata chiarita, ma le prime notizie che arrivano parlano di un’inchiesta che è già stata aperta dagli inquirenti.
Il mondo dei rally raid si vede costretto a piangere una tragedia nella tragedia, che trova davvero poche spiegazioni logiche. A scomparire è stato un pilota argentino di soli 27 anni, vale a dire Juan Zunino, che stava preparando la Baja 500, gara che si tiene in Messico, nella Baja California.
Il ragazzo si stava allenando, ma è purtroppo scomparso a causa di un terribile incidente. Il tutto, secondo quanto riportato da “Marca.com“, si sarebbe verificato a Cohabuzo, ma per il momento non ci sono informazioni ufficiali sulla dinamica dell’impatto fatale. Il pilota avrebbe subito un forte trauma cranico a seguito dello schianto, ed è ora stata aperta un’inchiesta per fare luce sulle cause della tragedia.
Il rider è sicuramente caduto dalla sua moto, ed i primi rapporti sono basati sulla testimonianza di Arturo Salas jr., un suo collega che ha trovato il corpo, ed ha raccontato: “Ho vissuto la peggiore esperienza della mia vita, non avrei mai pensato di vedere qualcosa di così brutto nel mio sport, nella mia passione che è anche una ragione di vita. Dobbiamo fare sempre molta attenzione nel nostro lavoro, ed anche durante gli allenamenti, possono accadere cose così terribili. Tutto è molto pericoloso“.
Juan era di Mendoza, e poco fa abbiamo parlato di tragedia nella tragedia, per un motivo ben preciso. Infatti, non è il primo della famiglia Zunino a morire per la propria passione verso i rally raid, visto quanto era accaduto quattro anni fa a suo fratello. Infatti, secondo quanto è stato appreso, anche suo fratello Gianfranco era morto in un incidente nel 2019, quando aveva appena 19 anni di età, in circostanze ancora misteriose.
Juan ha sempre onorato la memoria di suo fratello portando sul casco la scritta “4Jimmy“, visto che Jimmy era il soprannome di Gianfranco, ed i due erano legatissimi, dal momento che condividevano la stessa identica passione per le due ruote e questa tipologia di gare così particolare e rischiosa.
Nonostante questa tragedia familiare, Juan aveva deciso di continuare a correre ed onorare la memoria del suo povero fratello, ed in pochi avrebbero mai pensato che sarebbe stato colpito dal suo stesso destino. Tutta la nostra redazione si stringe attorno alla famiglia Zunino, augurando le più sincere condoglianze per la tragedia.
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