Luca Cordero di Montezemolo, ex Presidente della Ferrari, ha annunciato, senza tanti giri di parole, che la direzione presa è preoccupante.
In pochi conoscono la Ferrari come Luca Cordero di Montezemolo che, prima al fianco del Drake, e poi in prima persona, da numero 1 del Cavallino, ha permesso una crescita esponenziale del brand. Finché c’è stato Luca Cordero di Montezemolo a capo della casa modenese, il team di Formula Uno ha sempre lottato per i massimi traguardi e non regnava la confusione attuale all’interno del box.
Con Marchionne prima e con John Elkann poi, la Ferrari ha intrapreso una strada che ha rischiato di snaturare le tradizioni storiche di un marchio leggendario. Con un’impostazione troppo legata al business e meno ai valori storici del brand, la Ferrari è proiettata esclusivamente alla produzione di auto di lusso. Le sportive nude e crude con motori V8, V10 e V10 rischiano di sparire sotto cumuli di polvere nei garage.
L’allargamento della gamma avrà, sicuramente, portato dei benefici in termini di fatturati, ma sul piano dell’immagine un purista non può non aver storto il naso alla visione già del primo SUV della storia del Cavallino. La casa modenese avrebbe anche potuto scegliere di discostarsi dalla moda del momento che ha spinto anche altri grandi brand come Bentley, Aston Martin e Lamborghini a puntare con decisione sulla realizzazione di vetture di lusso a ruote alte.
Tutte le Purosangue, naturalmente, al lancio sono state prenotate da clienti di Paesi dall’economia emergente. In realtà come la Cina e l’Arabia Saudita qualsiasi prodotto venisse lanciato sul mercato da parte della Ferrari sarebbe accolto con grande soddisfazione ed acquistato senza troppi pensieri. Questa sarà anche la forza della Ferrari attuale, ma con il lancio della prima supercar elettrica potrebbe diventare anche una debolezza.
Il progetto Ferrari full electric, colpo al cuore per Montezemolo
In modo neanche troppo pacato l’ex numero 1 del Cavallino ha dichiarato che solo l’idea di vedere una Ferrari alla spina lo farà star male. Il progetto, oramai, è avviato, come è stato annunciato dall’attuale numero 1 John Elkann, ed entro due anni gli appassionati potranno vedere la rivoluzione prendere forma.
Superfluo aggiungere che si tratta una risposta obbligata ad un vincolo che, a livello governativo, è stato imposto a tutti i marchi, considerata la deadline del 2035 che vieterà la vendita di auto con motori termici, comprese le ibride. La Ferrari così come i grandi marchi automobilistici sarà costretta ad uniformarsi ad un trend che rischia di avere un impatto devastante sull’immagine del Cavallino.
Secondo Benedetto Vigna si tratta anche di un arrogante presa di posizione che rischia di limitare le scelte di una clientela dal palato fine. Per l’amministratore delegato della Ferrari il cliente dovrebbe anche poter scegliere tra una Ferrari equipaggiata, esclusivamente, con un motore termico, una ibrida o una 100% elettrica. Nonostante John Elkann abbia assicurato che si tratterà di un prodotto all’avanguardia e anche molto godibile sul piano dell’esperienza di guida, un vero appassionato di supercar del Cavallino non può fare salti di gioia.