In casa Ferrari si proviene da un week-end molto negativo a Monte-Carlo, ed ora c’è un confronto che non lascia sereni.
Il Gran Premio di Monaco ha ricalcato, con perfezione millimetrica, quella che è la storia del mondiale di F1 targato 2023. Davanti a tutti c’è Max Verstappen, che ha chiuso il mondiale con una Red Bull perfetta, ma forse inferiore al suo pupillo nel week-end appena conclusosi. Dietro di loro c’è Alonso con l’Aston Martin, mentre la Ferrari è diventata addirittura la quinta forza, piegata, oltre che dalla Mercedes, dall’Alpine.
La situazione è di imbarazzo più totale, e con il passare delle gare, si sta tornando al livello del 2020. A questo punto, viene da dire che l’eccezione è stata rappresentata dalla prima parte del 2022, quando il Cavallino era competitivo solo per il fatto di aver avviato prima di tutti lo studio del regolamento sull’effetto suolo, ma una volta che gli altri hanno trovato la quadra, si è tornati ai valori del biennio precedente.
La Ferrari è inferiore alla concorrenza in tutto e per tutto, con una monoposto che è lenta in ogni condizione, che si tratti di asciutto o bagnato, ma anche come squadra il gap dai big è enorme. Anche nel Principato si è sbagliato di tutto, con Xavi Marcos che ha fatto prendere la penalità a Charles Leclerc in qualifica per l’impeding su Lando Norris, oltre alle tattiche errate prese in gara con la pioggia.
Anche i piloti non sono esenti da colpe, con Charles che ormai appare demotivato, mentre Carlos Sainz ha commesso altri due errori marchiani, ed andrebbe silurato a tutti gli effetti. Nel frattempo, il week-end di Monaco ha permesso di dare un’occhiata interessante alle monoposto, con la SF-23 che ha rimediato un’altra brutta figura.
Ferrari, il fondo della SF-23 è preistorico
A Monte-Carlo i piloti tendono a commettere più errori del solito, e la particolarità del tracciato costringe i commissari a sollevare le vetture dai luoghi in cui vanno a sbattere con delle imponenti gru. Questo permette di mettere a nudo i fondi delle varie auto, e di poter fare un confronto tra di loro. La Ferrari, al solito, ne esce sconfitta.
Nel corso delle prove libere del sabato, Lewis Hamilton ha impattato al Mirabeau, esponendo al mondo i segreti del nuovo fondo portato sulla Mercedes, per la rabbia di Toto Wolff. Lo stesso è accaduto con la Red Bull di Sergio Perez, finito a muro alla Sainte Devote durante il Q1.
La Ferrari, per fortuna, non è andata a sbattere, ma le foto del suo fondo erano già disponibili, cosa che ha permesso al giornalista Ted Kravitz di dare un giudizio molto netto su quelle che sono le soluzioni tecniche adottate sulle tre monoposto di punta, anche se manca l’Aston Martin.
Le sue parole sono molto dure contro il Cavallino: “Dobbiamo ringraziare Sergio Perez per avervi mostrato il fondo della Red Bull. Se facciamo un paragone tra quello della RB19 e quelli di Ferrari e Mercedes, questi ultimi due sembrano davvero preistorici. Basta vederli uno vicino all’altro, e si capiscono bene le grandi differenze tra queste auto“.