Frederic Vasseur ha commentato la disfatta Ferrari di Barcellona, dove è arrivata la solita imbarcata. Ecco le parole del boss.
Per la Ferrari è arrivata l’ennesima umiliazione a Barcellona, con Carlos Sainz che ha chiuso in quinta posizione, mentre Charles Leclerc è giunto undicesimo, nuovamente fuori dai punti. La squadra di Frederic Vasseur è allo sbando più totale, e gli aggiornamenti non hanno portato alcun vantaggio.
Il manager francese ha nuovamente preso in giro (concedetecelo) i tifosi nell’intervista successiva alla gara, perché un personaggio del genere non può credere a ciò che ha affermato. Il mito Ferrari è ormai morto, seppellito, a causa di una gestione penosa e di un gruppo di lavoro fatto da tecnici non competenti.
I piloti non ne possono più, ed anche con Vasseur non è cambiato nulla, soprattutto sul fronte della comunicazione. I risultati sono sempre peggiori, ed a questo punto non c’è nulla da salvare in questa stagione. La nuova SF-23 è quasi peggio della vettura originale, ed il futuro è nero.
Frederic Vasseur, gara dopo gara, sembra sempre più simile a Mattia Binotto dal punto di vista della comunicazione. Il manager francese, intervistato ai microfoni di “SKY Sport F1“, ha continuato a parlare del potenziale della monoposto e di come questa vettura vada forte in qualifica. Il problema è che in gara, la vettura è una lumaca.
Ecco le sue parole: “Non è difficile giudicare la gara di oggi, il problema principale che abbiamo avuto oggi è in linea con quello che si è visto nelle ultime gare. Il potenziale della macchina c’è, in qualifica andiamo bene anche se non rispetto a Max, eravamo in prima fila, ma poi fatichiamo nel corso della gara. Anche con Charles non c’era costanza, con le Hard all’inizio non andava bene, in seguito andava meglio. Nello stint centrale con Carlos abbiamo perso 15 secondi, facendo molta fatica“.
Vasseur ha aggiunto: “Problema di degrado o se l’auto è lenta di suo in gara? Alla fine non è una questione di gestione gomma, l’ultimo stint andavamo bene, quindi non è una questione di degrado. Se spingi di più, avrai più degrado, ma questo vale per tutti. Nell’ultimo stint abbiamo fatto un buon lavoro con entrambi i piloti“.
“Il lato positivo è che il potenziale c’è e prima o poi capiremo meglio le gomme e la gestione, ma dobbiamo migliorare. Gli aggiornamenti? Siamo contenti per la prestazione pura, dobbiamo separare ciò che è andato bene da ciò che è andato male. Abbiamo fatto un passo in avanti, liberando un nuovo percorso di sviluppo, ma i problemi sono stati simili a Miami. Almeno, abbiamo battuto l’Aston Martin“.
Non sappiamo che tipo di gara abbia visto il team principal della Ferrari, e c’è da dire che i tifosi sono abbastanza seccati dal dover sempre sentire la stessa giustificazione. La Scuderia modenese è ormai lo zimbello di questa F1, e continuare a nascondere la verità è assolutamente privo di senso. Ormai ha senso pensare al 2026, dal momento che questo ciclo tecnico è ben delineato.
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