Dopo l’alluvione in Emilia Romagna che ha precluso in normale svolgimento della tappa ad Imola, per il circus della F1 arriva un’altra pessima news.
Non c’è pace per la F1 in questo inizio di 2023. Sarebbe dovuto essere il calendario più lungo della storia, ma già due tappe sono saltate. Dopo l’annullamento immediato del round in Cina, le alluvioni in Emilia Romagna hanno messo in ginocchio la zona. Gli organi della Formula 1, il Presidente della FIA, le autorità competenti, compresi i Ministri, il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, il Presidente della Regione Emilia-Romagna e il Sindaco della città hanno preferito annullare l’evento.
Dopo la tappa a Monaco e al Montmelò è salito, a dismisura, l’hype per la tappa a Montreal. Il Gran Premio del Canada fa parte del calendario di F1 sin dal 1967. La prima corsa avvenne sul Circuito di Montreal, sull’isola artificiale di Notre-Dame.
Il GP è diventato un classico, avendo anche ricevuto il Race Promoters’ Trophy da parte della Formula One Management, nel 2001, quale GP meglio organizzato della stagione. Nel 2005 fu la corsa più vista sul pianeta.
Il GP ha una risonanza elevatissima, quasi come una finale di Champions League. Di conseguenza c’è una attesa spasmodica per assistere alle battaglie dei cavalieri del rischio. Alcune edizioni, anche in passato, furono caratterizzate da problemi climatici. L’edizione 2011 fu caratterizzata da forti temporali. In quell’anno, dopo una sospensione per l’acqua, Jenson Button su McLaren-Mercedes si aggiudicò il Gran Premio. E’ stata la corsa più lunga della storia della Formula 1, con 4h4’39″537, tempo comprensivo della sosta, oltre a quella con la velocità media più bassa (74,864 km/h).
F1, scatta l’allerta per il GP del Canada
Dopo il record di presenze dell’anno scorso, per i fan non ci sono buone notizie. Il week end 16-18 giugno potrebbe essere sconvolto da una ipotesi che sta terrorizzando le autorità locali. La zona boschiva dell’area canadese, al momento sotto la pioggia, potrebbe essere a rischio incendi. A preoccupare non sono solo le fiamme, ma le colonne di fumo e polveri che potrebbero innalzarsi nell’atmosfera.
I venti settentrionali, viaggiando verso il Sud del continente, potrebbero minacciare persino alcune città lontane degli Stati Uniti, tra cui NY. L’allarme sulle polveri è stato anche sottolineato dai colleghi della BBC che hanno affermato che gli incendi, con l’alta concentrazione di smog nell’aria, causeranno una cattiva qualità dell’aria in diverse zone.
“Le alte concentrazioni di particolato fine causate dagli incendi boschivi in Québec si tradurranno in una scarsa qualità dell’aria in molte aree. Lo smog colpisce soprattutto i bambini asmatici e le persone con disturbi respiratori o cardiopatici. Si raccomanda a queste persone di evitare un’intensa attività fisica all’aperto fino a quando l’allarme smog non sarà revocato”, recita il bollettino dell’Agenzia per l’Ambiente del Canada. Ben 416 roghi hanno bruciato, sin qui, quasi 4 milioni di ettari di territorio.
Si attendono delle comunicazioni ufficiali anche all’apparato Formula 1. Purtroppo c’è grande apprensione, nelle ultime ore, e i cavalieri del rischio sono ancora colpiti per quanto è avvenuto, poche settimane fa, in Italia. Tornando alla pista, il favorito numero 1 è sempre il pilota con il numero 1 sulla livrea. Max Verstappen vorrà continuare la sua striscia di vittorie, lasciando solo le briciole agli avversari.