La Ferrari sta svolgendo una delle peggiori stagioni della sua storia, ed ora la conferma arriva da alcuni dati molto negativi.
Il marchio Ferrari vive un momento molto particolare, dal momento che il settore prodotto sta andando sempre meglio, mentre quello motorsportivo è diviso in due. La notizia delle ultime ore è la strepitosa pole position della 499P alla 24 ore di Le Mans, con Antonio Fuoco che sulla #50 ha girato in 3’22”982, rifilando ben sette decimi alla gemella, la #51 di Alessandro Pier Guidi, con la prima Toyota, la #8 di Brendon Hartley, ad un secondo e mezzo.
Pensare di vincere è molto ottimistico, ma una doppietta al debutto è già un risultato strabiliante, che rende bene l’idea del grande lavoro fatto da AF Corse e dal reparto Competizioni GT diretto da Antonello Coletta. Tuttavia, a far fischiare le orecchie a Maranello è la situazione che riguarda la F1, dove le cose vanno sempre peggio, e dove sono ben 15 anni che non si vince nulla.
La Ferrari SF-23 è un vero e proprio disastro su quattro ruote, che non ha per nulla confermato le attese invernali. Stando a quelle che erano le dichiarazioni della vigilia, sembrava ci fossero tutti i presupposti per sfidare alla Red Bull, ed invece ci sono ora anche Aston Martin e Mercedes davanti al Cavallino.
Ferrari, le analisi sulla SF-23 sono terribili
Sulle colonne di “Formulapassion.it“, è apparsa un’analisi molto interessante per ciò che riguarda i top team della F1, vale a dire la Red Bull, la Mercedes e la Ferrari. Il team di Brackley ha presentato a Monte-Carlo una versione B della F1 W14, e nei dati che sono stati riportati, viene presentato un confronto con le monoposto dello scorso anno.
Anche se la cosa non sorprende, è bene sottolineare che la freccia nera è proprio la monoposto che ha fatto uno spaventoso passo in avanti in termini di downforce, e questo è evidente soprattutto in configurazione di gara. La Ferrari, dal canto suo, in alcuni casi è addirittura peggiorata, mentre la Red Bull ha fatto un ulteriore salto che le permette di guardare tutti dall’alto.
Non ci avventureremo in analisi di dati troppo complesse, ma fa specie pensare al fatto che queste monoposto ad effetto suolo, che sono del tutto nuove ed ancora in fase di sviluppo, non abbiano portato il Cavallino a migliorare. Infatti, è come se la Rossa si fosse plafonata, ed infatti il vecchio concept è stato abbandonato andando nella direzione delle pance con effetto downwash, più in direzione Red Bull.
Il nuovo pacchetto di aggiornamenti andrà chiaramente compreso al meglio, ma è chiaro che la frustrazione di piloti e tifosi sia alle stelle, considerando che anche la Mercedes ha appena portato in pista una macchina tutta nuova, eppure le prestazioni si sono viste sin da subito.
La SF-23 è deficitaria sul passo gara, a causa di una cronica mancanza di carico aerodinamico, e con tutte le tipologie di gomme. A questo punto, è ormai chiaro che il resto del 2023 verrà utilizzato come test, dal momento che il mondiale è bello che finito. L’unica speranza è quella di un netto cambio di passo a partire dall’anno prossimo.