MotoGP, dal dramma alla fama: la storia da brividi dell’erede “prescelto” di Marc Marquez

L’otto volte campione del mondo, Marc Marquez, ha deciso di promuovere un talentino che gli sta dando già del filo da torcere. Ecco di chi si tratta.

Marc Marquez diventerà un manager di piloti come il suo ex rivale Valentino Rossi? Per ora l’intenzione di una scuola non sembra percorribile. L’Academy VR46 ha già dato risultati strepitosi con tanti fenomeni che si sono dimostrati campioni o vice campioni, a partire da Franco Morbidelli. L’italo brasiliano, nel 2020 nel team Petronas della Yamaha, ha sfiorato il mondiale, finendo alle spalle di Joan Mir.

L'otto volte iridato Marc Marquez
Marquez (Ansa) tuttomotoriweb.it

Ci ha pensato Francesco Bagnaia ha conquistato il titolo in MotoGP, tredici anni dopo l’ultimo sigillo del Dottore. L’attuale alfiere della Ducati ha sbaragliato la concorrenza, facendo gioire anche il suo maestro. L’allievo, in questo caso, è riuscito lì dove anche Valentino aveva fallito, in un biennio sfortunato con la casa di Borgo Panigale. Marc Marquez è ancora attivissimo in MotoGP, nonostante i problemi fisici e le operazioni degli ultimi anni.

Il suo obiettivo è quello di ritornare sul tetto del mondo, conquistando quel nono mondiale che lo eleverebbe allo stesso livello di successo del #46. Per ora le cose non stanno andando bene a causa della rottura del primo metacarpo della mano destra. Il pilota di Cervera è stato costretto ad un nuovo periodo ai box, saltando tre weekend. Si è allenato, negli ultimi tempi, con un ragazzino terribile che sta facendo molto parlare di sé.

Al MotorLand di Aragón il centauro della Honda ha messo in mostra il suo duro allenamento con suo fratello Alex. Ad attirare l’attenzione è stata una moto più piccola con il numero 28. Il giovane Máximo Martínez Quiles, nella Hawkers European Talent Cup e nella Red Bull Rookies Cup, come si è intuito dal casco, è sceso in pista insieme al celebre campione.

Marquez proclamazione di un nuovo fenomeno spagnolo

Marc, intervistato da MARCA alla vigilia del Mugello, ha raccontato il suo progetto Vertical. Il centauro ha intenzione di aiutare tanti giovani bambini amanti delle due ruote a crescere in questo difficile mondo. “Ho incontrato Máximo al Gran Premio di Jerez. È caduto in gara e io ero proprio nel mio camper e l’ho visto passare con lo ‘scooter’, lo stava trasportando un commissario, piangeva dentro il casco e ho visto qualcosa nei suoi occhi. E in quello sguardo e mi sono detto: ‘Se tutto va bene, l’anno prossimo lo aiuterò”.

 

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Il campione della Honda ha mantenuto la sua promessa ed ha iniziato ad allenarsi insieme al giovane. Ha deciso di sostenerlo nel suo percorso di crescita nel Motorsport, sperando che possa trarre giovamento dal confronto e le lezioni in pista. Naturalmente diventare l’allievo prescelto di un otto volte iridato può avere un peso importante.

Ha già dimostrato di avere dei numeri importanti nelle categorie minori, ma arrivare ai piani alti del Motomondiale sarà tutt’altra storia. Máximo è già diventato un campioncino della European Talent Cup a soli 13 anni ed è arrivato terzo della Red Bull Rookies Cup nel 2022. Ora, a 15 anni, corre con Aspar, sognando la scalata sino alla MotoGP. Solo il tempo darà tutte le risposte.

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