Molti calciatori decidono di acquistare BMW e Porsche, ma per alcuni di essi all’uscita di un locale c’è stata una brutta sorpresa.
Si sa che le vetture tedesche sono tra quelle più ambite e rinomate al mondo, con delle caratteristiche che le rendono uniche nel loro genere. La BMW e la Porsche sono tra quelle più conosciute in tutto il mondo e per questo anche grandi attaccanti le hanno acquistate.
“Milano è sempre un gran Milano”, per questo Christian Vieri e Andriy Shevchenko non potevano di certo girare per il capoluogo lombardo con delle utilitarie. Per il centravanti ex Inter la scelta era ricaduta sua una Porsche Cayenne, mentre il Pallone d’oro 2004 aveva optato per la Serie 3 della BMW.
Macchine bellissime seppur con caratteristiche ben diverse. La Cayenne è un grande Suv che ha un motore di primo piano, un V6 da 3000 di cilindrata. Questo permetteva così a Bobo di poter toccare anche un picco massimo di velocità che arrivava a 230 km/h.
Il costo per poterla acquistare era di ben 86 mila Euro, circa il doppio rispetto a quella di Sheva. La Serie 3 della BMW è infatti sempre un’auto di lusso ma decisamente più economica, con il suo prezzo di partenza che parte da 46 mila Euro.
Presenta comunque un bel motore da ben 253 cavalli, con Andriy che aveva acquistata la versione E90. Bellissime automobili che facevano davvero gola a tutti, anche a una banda di ladri che ormai si era specializzata nei furti delle vetture in giro per la Lombardia.
“La Repubblica” nell’aprile del 2009 ha riportato i tristi fatti che hanno coinvolto non soltanto i due leggendari centravanti, ma anche il modello Costantino Vitagliano. I tre infatti si trovavano in un locale a Desio, in provincia di Monza e Brianza, e si trovavano ovviamente nel reparto VIP.
La banda era formata da cinque persone, con una donna che doveva distrarre le vittime, mentre gli altri lavoravano di fino per poter eludere l’allarme. A quel punto bastava semplicemente unire i fili e volare il più alla svelta possibile verso la loro rimessa nell’hinterland di Milano.
I delinquenti erano quattro italiani e uno di nazionalità uruguaiana e il loro principale mercato era l‘Est Europa. Dopo aver rubato le vetture infatti venivano immediatamente spedite dall’altra parte del Continente e a quel punto sarebbe poi state rivendute a prezzi anche molto più bassi.
A mettere la parola fine a questa banda di delinquenti ci hanno pensato i Carabinieri di Desio che li hanno fermati e per fortuna sono riusciti a catturarli. Per quanto riguarda le auto di Vieri e Sheva non ci sono notizie, ma di sicuro per loro è stata una brutta serata.
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