MotoGP, la maledizione della Ducati: una Desmosedici convince ma non vince

La casa di Borgo Panigale può ritenersi soddisfatta dei risultati conseguiti negli ultimi anni, ma c’è un team Ducati che non riesce a far gioire i tifosi.

La Ducati sta, letteralmente, dominando il campionato 2023. La classifica costruttori vede la squadra emiliana al primo posto con 211 punti, nettamente avanti a KTM (+GasGas) a 118, Aprilia a 92, Honda a 79 e Yamaha a 64. Nessun team riesce a tenere il ritmo della Ducati. Nel 2023 il distacco si è addirittura allargato rispetto alla scorsa stagione.

MotoGP, la maledizione della Ducati
Ducati (Ansa) tuttomotoriweb.it

La Ducati può fregiarsi della vittoria nei costruttori, a partire dalla stagione 2020. Da allora ha aperto un vero e proprio ciclo, conquistando il riconoscimento con la premiata ditta Dovizioso – Petrucci nella squadra corse ufficiale, in seguito, Bagnaia e Miller hanno tenuto alta la bandiera nel 2021 e nel 2022. Quest’anno sta dando una grossa mano il team Mooney VR46, grazie alle vittorie di Marco Bezzecchi.

Nella passata stagione, invece, ha fatto la voce grossa Enea Bastianini in sella Desmosedici GP21 del team Gresini. Il centauro romagnolo, dopo il terzo posto personale in classifica alle spalle di Pecco e Fabio Quartararo, è stato premiato con la sella della moto più ambita della MotoGP.

Se il team Gresini e quello gestito da Valentino Rossi stanno facendo impazzire i fan sulle tribune e a casa, la squadra satellite Pramac, la più vicina per soluzioni tecniche allo squadrone iniziale, da oltre un anno e mezzo, non riesce a centrare la vittoria in un GP.

Ducati, il tabù della Pramac

Dopo due annate iniziali con la Honda, il team Pramac è diventata la seconda squadra della Ducati. Dal 2005 l’armata ha ricoperto un ruolo essenziale nella crescita di tanti giovani centauri che hanno fatto strada ai massimi livelli. Nel motomondiale la denominazione divenne, definitivamente, Pramac Racing, con sede in Italia a Casole d’Elsa, nel 2009.

Ducati, il tabù della Pramac
I centauri della MotoGP (Ansa) tuttomotoriweb.it

La squadra ha fatto esordire piloti come Mika Kallio, Niccolò Canepa, Aleix Espargarò e tantissimi altri. In Pramac sono transitati anche Loris Capirossi, Andrea Iannone, Danilo Petrucci, Scott Redding, Jack Miller e numerosi manici che hanno scritto pagine importanti del motociclismo. Il campione Pecco Bagnaia e Jack Miller sono stati compagni in Pramac, prima di esordire nella squadra corse ufficiale.

Nell’arco della sua storia il secondo team della Rossa ha sfiorato la vittoria in numerose occasioni. A sfatare la maledizione ci ha pensato Jorge Martin nel 2021 nel GP di Stiria, conquistando pole e vittoria, davanti a Mir su Suzuki e Quartararo su Yamaha.

Nessun altro è stato in grado di vincere un GP in sella alla Ducati del team Pramac. Per quanto siano risultate competitive nel 2022 e in questo inizio di annata i centauri Martin e Zarco non sono riusciti a rompere la nuova maledizione.

Zarco non ha mai vinto, mentre Martin almeno ha portato a casa il successo nella Sprint Race di Le Mans. Il 2021 è stato un anno positivo, chiuso con 8 podi totali per Pramac Racing (1 vittoria, 5 secondi posti e 2 terzi posti) e 5 pole position (1 per Zarco e 4 per Jorge Martin).

Nel 2022 sono arrivati 8 podi e 0 vittorie. Il 2023 è iniziato per il verso giusto, ma Martinator e l’esperto compagno francese dovranno impegnarsi per rompere il digiuno e salire sul primo gradino del podio.

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