Max Biaggi è tra i piloti più vincenti dell’albo d’oro del motociclismo italiano. Il quattro volte campione del mondo della 250 ha accumulato un patrimonio.
Max Biaggi è diventato celebre per svariati motivi. Prima di tutto è tra i piloti che ha iniziato più tardi in assoluto, avendo cominciato a correre quasi maggiorenne. Nel corso della sua adolescenza era interessato al calcio, avendo anche ottime doti, come dimostrato ampiamente in qualche partita benefica della squadra piloti.
Salì per la prima volta in sella ad una minimoto a diciassette anni, grazie ad un amico che gli aprì un mondo. Il nativo di Roma esordì nelle corse professionistiche 125 nel 1989. Bruciò, letteralmente, le tappe, dimostrando di essere un talento assoluto. Divenne campione italiano della categoria Sport Production su moto derivate da quelle commercializzate di serie a 19 anni, catturando l’interesse dell’Aprilia.
La casa di Noale era alla ricerca di una profilo adatto per lottare per la corona nella classe di mezzo. All’epoca la 250 era un campionato iper competitivo, dove diversi fenomeni rimanevano anche per anni. Oggi la Moto2 viene vista come una serie di passaggio in ottica del grande salto in MotoGP. La classe 500, a quei tempi, era per uomini adulti. Erano rarissimi i casi di baby fenomeni o campioni del mondo non esperti.
Il Motomondiale è cambiato tantissimo oggi, tuttavia se l’Aprilia è diventata una squadra top molto del merito va a Max Biaggi. Il Corsaro, dopo essersi fatto le ossa nei primi anni in 250, trovò il modo di laurearsi campione del mondo nella stagione 1994. Nelle due stagioni successive si confermò sul tetto del mondo, trovando il modo di ottenere un riconoscimento iridato anche in Honda. A quel punto gli si spalancarono le porte della top class.
Il suo primo anno fu offuscato solo dall’ennesimo trionfo di Mick Doohan. Il centauro australiano dominò la scena per cinque anni di fila, lasciando al romano nel 1998 il secondo posto in graduatoria. La grande occasione Max la ebbe nell’anno prima dell’arrivo di Rossi. Saltato in sella alla Yamaha il Corsaro avrebbe potuto farcela nel 1999, ma fu battuto da Alex Criville in sella alla Honda.
I guadagni di Max Biaggi
Il centauro romano si ritrovò nel 2000 due mastini. Il veterano Kenny Roberts Jr. fece valere tutta la sua esperienza sul giovane Rossi e anche, naturalmente, su Biaggi che dovette accontentarsi della terza posizione nel mondiale. A quel punto dal 2001 in avanti la sfida al centauro di Tavullia divenne totale. Gli italiani diedero vita ad una delle battaglie più epiche della storia della classe regina.
La spuntò sempre il Dottore che, anche in epoca MotoGP con il passaggio alla Yamaha, diede una dura lezione al romano. Dopo ave collezionato tre medaglie d’argento, tre di bronzo, un quarto e un quinto posto in graduatoria in top class, Biaggi decise di mollare il Motomondiale, per rilanciarsi, in una entusiasmante ultima fase di carriera, in Superbike. Sempre con l’Aprilia il centauro si aggiudicò due mondiali.
Secondo i dati di EmergeSocial.net, Max Biaggi ha un patrimonio netto di circa 20.000.000 di euro. Una cifra guadagnato a suon di contratti e sponsor importanti in quasi 15 anni di carriera in sella alle moto. Il centauro vive, stabilmente, nel Principato di Monaco.