La Ducati programma il futuro, mettendo nel mirino un giovane italiano che si sta dimostrando validissimo in Moto2. Ecco il piano della casa di Borgo Panigale.
La Rossa vince e convince con un Pecco Bagnaia in formato deluxe al Mugello, ma per rimanere ai piani alti in futuro c’è già chi si interessa alle stelle di domani. Il campione del mondo in carica è del 1997, esattamente come il teammate Enea Bastianini, premiato nel 2023 dopo l’ottima stagione nella squadra satellite Gresini.
Marco Bezzecchi è nato il 12 novembre 1998 e sta dimostrando di poter valere la sella della Desmosedici ufficiale. La casa di Borgo Panigale ha concentrato, prima di tutto, i suoi sforzi su una moto top, per poi creare le migliori condizioni possibili per i tanti giovani che hanno avuto accesso nei team Pramac, Gresini e Mooney VR46. I tre esponenti italiani più forti, attualmente, sono l’iridato Pecco, il Bestia e il Bez. Più attardati, invece, Luca Marini e Fabio Di Giannantonio.
La Ducati può fare affidamento anche su due spagnoli dalle belle speranze come Jorge Martin del team Pramac e Alex Marquez, bicampione del mondo nelle due classi minori e sostituto di Enea nella squadra intitolato al compianto Fausto Gresini. Sembrano addirittura poche le 8 selle di cui dispone la casa emiliana, considerato il patrimonio tecnico di cui dispone. Per di più l’esperienza di Zarco regala quel quid in più che manca ad alcuni giovani.
La Rossa sta, letteralmente, ridicolizzando gli avversari. Ad eccezione del successo al COTA di Rins sulla Honda, la Desmosedici ha vinto tutti gli altri GP. Bezzecchi si è portato a casa due successi prestigiosi, mentre il resto delle gare le ha vinte Bagnaia. Quest’ultimo o vince o cade. Nella graduatoria costruttori la Ducati ha 211 punti, la prima inseguitrice è la KTM (più GasGas) a quota 118. Un vantaggio enorme dopo 6 gare.
Cosa potrebbe fare di meglio la casa di Borgo Panigale in ottica futura? Puntare sui talenti più forti di domani. Se Pedro Acosta è già sotto contratto con la KTM, il suo rivale in Moto2 ha un futuro roseo. Il classe 2000, Tony Arbolino di Garbagnate Milanese ha già sfiorato un titolo nel Motomondiale. Nel 2020 è arrivato al secondo posto della graduatoria della Moto3, per poi salire di categoria l’anno successivo.
A bordo di una Kalex del team Liqui Moly Intact GP, nel 2021, ha registrato come miglior risultato un quarto posto in Francia, chiudendo la stagione al quattordicesimo posto con 51 punti. Nel 2022 è stato ingaggiato dal team Marc VDS Racing, con compagno di squadra Sam Lowes, e nel GP delle Americhe ha registrato la sua prima vittoria in Moto2. Ha conquistato altri due trionfi nell’ultima parte di campionato, chiudendo al quarto posto in classifica.
Nel 2023 ha vinto in Argentina e Francia, mettendo in difficoltà un predestinato come Acosta. Tra lo spagnolo e l’italiano ballano appena 20 punti, quindi è ancora tutto aperto per il titolo mondiale della classe di mezzo. La Ducati avrebbe messo gli occhi su Arbolino. Secondo i colleghi del Corriere dello Sport: “Tony Arbolino ha avviato i contatti per l’arrivo nella classe regina su una Desmosedici, sostituendo Di Giannantonio”.
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