Il Gran Premio del Canada di F1 vede imporsi ancora Max Verstappen, seguito da Alonso ed Hamilton. Leclerc quarto davanti a Sainz.
Max Verstappen ha scritto un’altra pagina di storia della F1, imponendosi nel Gran Premio del Canada e raggiungendo Ayrton Senna a quota 41 vittorie in carriera. L’olandese, pensate, conduce le gare ormai dagli ultimi 10 giri del GP di Miami, non avendo più ceduto la leadership a Monaco, a Barcellona e qui a Montreal.
Contro il campione del mondo non c’è nulla da fare, ed una F1 così soporifera iniziamo davvero a far fatica a seguirla. Infatti, in Canada non è successo assolutamente nulla, con un ottimo Fernando Alonso secondo con l’Aston Martin, dopo aver perso la piazza d’onore al via a favore di Lewis Hamilton, per poi scavalcarlo di nuovo in pista.
Il britannico ha completato il podio, davanti alle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, che con un’ottima strategia hanno rimontato dalle retrovie. Imbarazzante la prova di Sergio Perez, sesto e lontanissimo anche dalle Rosse, alle quali scattava subito dietro, mentre merita un applauso un fantastico Alexander Albon, settimo con la Williams. Dietro di lui c’è l’Alpine di Esteban Ocon, seguito da Lando Norris con la McLaren e Lance Stroll sull’altra verdona, ancora molto male. Giornata nera, invece, per George Russell, che dopo aver toccato il muro è finito nelle retrovie, per poi ritirarsi per i danni subiti
F1, Verstappen scrive la storia in Canada
La F1 sbarca in Canada per la settima tappa stagionale, con Max Verstappen che parte, come al solito, dalla pole position. Intervento di emergenza in casa Ferrari sulla monoposto di Charles Leclerc, sulla quale si è verificato un problema al fondo nei giri di formazione, per poi farlo schierare regolarmente dalla decima piazza.
Scatta alla grande Lewis Hamilton che passa Fernando Alonso, mentre dietro c’è un bel duello che Carlos Sainz vince contro Sergio Perez, con Leclerc che guadagna la nona posizione. Brutto errore di George Russell che va a sbattere distruggendo la sua Mercedes, confermando di vivere una stagione in netto calando.
Entra in pista la Safety Car, con i primi che si fermano, cosa che non fanno le Ferrari e Perez. Incredibilmente, l’ex Williams riprende la via della pista, dimostrando la solidità di questa F1 W14, dal momento che la botta è stata fortissima. Abbastanza assurdo il fatto che le due Ferrari abbiano deciso di restare fuori, visto che era scontato che almeno con una monoposto si potesse cercare un’altra strategia.
Alla ripartenza si innesca una gran bagarre tra Alonso ed Hamilton, con lo spagnolo che fa vedere quanto valgono gli sviluppi sull’Aston Martin, sverniciando il sette volte campione del mondo e prendendosi il secondo posto. La tattica del Cavallino, invece, si rivela azzeccata, visto che entrambe le monoposto riescono ad effettuare una sola sosta contro le due dei rivali.
Tuttavia, nella parte finale il passo delle Ferrari non è all’altezza dei primi, a conferma del fatto che la macchina è cresciuta, ma che ancora c’è del gap anche con Mercedes ed Aston Martin. Nella parte finale, Hamilton ci prova ma non riesce a scavalcare Alonso, con Verstappen che vince e raggiunge Ayrton Senna. Prossimo appuntamento in Austria il 2 di luglio.