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Motomondiale

La Ducati fa la storia in Germania: non accadeva da 20 anni, primato pazzesco

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Giovanni Messi

La Ducati ha piazzato cinque moto davanti a tutti, ottenendo un risultato storico. Andiamo a scoprire da quanto non accadeva.

Il dominio della Ducati ha forse raggiunto il proprio apice nel corso del Gran Premio di Germania della MotoGP, con ben cinque moto italiane davanti a tutti al Sachsenring. Per la terza gara di fila, il podio è stato monopolizzato dai gioielli della casa di Borgo Panigale, che avevano fatto tripletta a Le Mans, poker al Mugello e poi cinquina in terra teutonica.

Ducati con Martin e Bagnaia al Sachsenring (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

La tappa di domenica scorsa ha visto spezzarsi il tabù della pista tedesca, dove la casa italiana aveva vinto solamente nel 2008 con Casey Stoner. All’epoca, si trattò di una vera e propria impresa dell’australiano, che non aveva di certo a disposizione il mezzo tecnico che ora hanno gli alfieri della Rossa delle due ruote.

La Ducati ha fatto la storia con la vittoria di Jorge Martin, la seconda della sua carriera dopo Stiria 2021, arrivata al termine di uno spettacolare duello contro Pecco Bagnaia. Il marchio emiliano ha fatto per la prima volta cinquina nella propria storia proprio su una delle piste più ostiche, per lei, da quando corre in MotoGP.

Il Sachsenring è una pista dove il motore conta poco, e bisogna avere una moto molto precisa e forte in trazione e nei cambi di direzione, così come nel lento. Sono tutte caratteristiche nelle quali, in passato, la Desmosedici difettava, ma ora sono diventate il punto di forza di una moto perfetta.

L’ingegner Luigi Dall’Igna e tutto il suo squadrone hanno progettato un siluro, che è destinata a diventare una delle moto più forti e vincenti della storia di questo sport. Per ora, la casa di Borgo Panigale ha vinto 6 gare su 7, uno degli inizi più devastanti di tutti i tempi, e la sensazione è che la musica, in futuro, non cambierà.

Ducati, la cinquina non capitava da vent’anni in MotoGP

L’unica che in passato aveva messo cinque moto davanti a tutti in top class, prima della Ducati domenica scorsa, era stata la Honda, che piazzò cinque mezzi con il proprio marchio stampato sopra al comando nel 2003, al Gran Premio del Brasile. A vincere fu Valentino Rossi, al suo ultimo anno con questo marchio prima di trasferirsi alla Yamaha e fare la storia anche lì, con Sete Gibernau che si piazzò dietro di lui, staccato di più di tre secondi.

Ducati Pecco Bagnaia in azione al Sachsenring (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

A completare il podio ci pensò Makoto Tamada, seguito da Max Biaggi e Nicky Hayden. La prima non-Honda fu la Ducati di Loris Capirossi, che chiuse al sesto posto con un gap di 14 secondi ed 8 decimi. Era il 20 settembre di venti anni fa, ed oggi abbiamo una situazione che è del tutto capovolta rispetto a quel periodo.

La casa di Borgo Panigale è oggi un orgoglio italiano, che passeggia ed umilia gli avversari, senza però rilassarsi. Infatti, mentre la concorrenza continua ad arrancare, le Desmosedici continuano a crescere, a migliorare e ad innovare. A questo punto, è lecito parlare di un vero e proprio ciclo tecnico, che potrebbe durare molto a lungo.

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Giovanni Messi
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