Valentino Rossi ha legato il proprio mito anche a una straordinaria moto come la Yamaha, ma il suo approdo in questa Scuderia fu incredibile.
Quando si è in cima al mondo è normale pensare di essere invincibile e forse si prendono delle decisioni avventate. Questo è quello che tutti quanti hanno pensato nel momento in cui Valentino Rossi decise di mollare la Yamaha per la Honda nel 2003.
La Honda infatti era la casa dominatrice in assoluto in MotoGP, mentre la Yamaha stava vivendo un periodo estremamente negativo nella propria storia. I punti ottenuti nel 2003 furono davvero pochi e con Carlos Checa non riuscì ad andare oltre al settimo posto.
Risultati molto deludenti e negativi che però non spaventarono Valentino Rossi. Il suo rapporto con la Honda infatti veniva ritenuto dal fenomeno marchigiano eccessivamente squilibrato verso la casa giapponese. Quest’ultima infatti era convinta di avere una moto talmente superiore da poter vincere con chiunque.
In occasione del primo Gran Premio della stagione 2003 a Valentino Rossi venne consegnato un contratto nella sua stanza d’albergo e un messaggio con scritto “Hai tempo fino a domenica per firmare, se non lo fai sei fuori.”
Un atteggiamento che sembrava essere abbastanza ostile da parte della Honda nei confronti del suo campione del mondo. Rossi aveva già avuto modo di parlare con la Yamaha e probabilmente quel modo di rapportarsi fu la definitiva goccia che fece traboccare il vaso.
Valentino dominò la gara a Motegi e non firmò il contratto anche perché, come raccontò anni dopo a “La Gazzetta dello Sport” il suo caro amico Alessio Salucci, per lui fu determinante il rapporto con Davide Brivio.
Davide Brivio e il dvd dei campioni: Rossi si convince
Determinante nella firma del contratto di Valentino Rossi con la Yamaha è stato il Team Manager della Scuderia giapponese. Davide Brivio, poco prima dell’inizio del MotoMondiale del 2003, si presentò da Valentino Rossi per poter trattare un possibile accordo per la stagione 2004.
I risultati della Yamaha non potevano di certo stuzzicare la fantasia di Vale, per questo motivo il Team Manager decise di portare con sé un dvd. Al suo interno vi erano tutte le più grandi vittorie e i più grandi campioni che avevano corso per la Yamaha.
Si passava infatti da Roberts a Lawson fino a Rainey, ma a stuzzicare maggiormente la fantasia ci fu Giacomo Agostini. Anche il fenomeno lombardo venne spesso accusato di vincere solo per la superiorità della sua MV Agusta, ma con la Yamaha avrebbe confermato il proprio ruolo di numero uno al mondo.
Alla fine quel dvd divenne decisivo per far sì che Valentino Rossi accettasse la proposta della Yamaha tra lo stupore generale. Ci volle solamente un anno per vincere con la Yamaha e nel 2004 compì un’impresa, diventando l’unico, insieme proprio ad Agostini, a vincere due Mondiali consecutivi con due moto diverse.