La MotoGP parla sempre più italiano. Per i costruttori giapponesi è un periodo nero e per Marquez è arrivato un suggerimento dall’ex alfiere australiano.
Incredibile ma vero, l’ex campione della Honda, Mick Doohan, ha attaccato pesantemente la casa di Tokyo, sollevando un polverone sulla questione Marquez. Secondo gli ultimi rumor, la Honda non sarebbe più interessata a produrre moto da corsa. Una situazione a dir poco clamorosa per chi ha fatto la storia delle due ruote.
E’ come se, all’improvviso, in Ferrari decidessero di non voler più realizzare auto da corsa, andando a sconfessare il DNA storico. La Honda realizza ogni anno 15 milioni di moto ed è una delle realtà più consolidate a livello mondiale. Una delle poche case che ancora riesce ad avere un ampio respiro su diversi segmenti di moto, pur non ottenendo buoni risultati da anni in MotoGP e in Superbike.
Giusto per farvi un banale paragone, la Ducati, campione nelle due massime categorie del motociclismo, produce ogni anno all’incirca 60mila mezzi. Un paragone improbabile con una realtà come Honda, ma in pista i problemi sono innumerevoli. Prima di tutto, in una recente intervista, il Presidente dell’HRC Koji Watanabe, ha ammesso che ci vorrà del tempo per risolvere i problemi del RC213V e non è detto che il tutto avvenga con un tocco di bacchetta.
Potrebbero volerci degli anni per ritornare al top, tempo che Marc Marquez non ha più. Dopo 3 anni molto sofferti, tra operazioni chirurgiche alla spalla destra, diplopia e altri infortuni, credeva che il 2024 potesse essere l’anno buono per fare la differenza in chiave mondiale. In Honda sono consapevoli che il Cabroncito potrebbe anche lasciare al termine di questa annata, interrompendo un legame storico che è iniziato in top class nel 2013.
Il consiglio di Mick Doohan a Marquez
Il cinque volte campione della classe regina, Mick Doohan, in una chiacchierata con i colleghi di Marca, ha affermato che conosce in prima persona il marchio Honda e la realtà attuale è molto lontana rispetto a quella degli anni ’90. I due centauri si rispettano e spesso, nel Paddock, Doohan e Marc hanno scambiato qualche parola.
“Purtroppo [Marc] deve spingere troppo e fa fatica a tornare alla costanza che aveva prima. Comunque è ancora relativamente giovane, quindi spero che la Honda torni o che possa trovare un altro posto là fuori – ha affermato Doohan – se fossi nella sua posizione, vorrei sapere al 100% quanto la Honda sia impegnata nello sviluppo della moto nella giusta direzione. Non solo verbalmente, ma fisicamente. Se non sono capaci di farlo, allora me ne andrei”.
Parole durissime per la casa giapponese, già in grave crisi di risultati. Dopo aver concluso all’ultimo posto della graduatoria costruttori nella scorsa annata, dietro anche alla dimissionaria Suzuki, il pericolo è ripetere il medesimo tragico risultato sportivo. Anche per questo motivo Marc potrebbe decidere di prendere un’altra strada al termine del 2023, non rispettando sino alla fine il contratto. Del resto il mondiale è già un miraggio e con una Ducati così in forma non c’è modo di sperare in un grande risultato ad Assen.