Marc Marquez ha vissuto una pessima Sprint Race in quel di Assen, senza mai dare prova di essere competitivo. Ecco le sue parole.
Altro sabato difficilissimo per Marc Marquez, che ha chiuso addirittura 16esimo la Sprint Race del Gran Premio d’Olanda, girando su un ritmo che era di un secondo e mezzo al giro più lento rispetto ai big. La giornata odierna era partita malissimo, a causa di quello che è accaduto nelle qualifiche con Enea Bastianini.
Il nativo di Cervera stava seguendo l’alfiere della Ducati, che ad un tratto ha tirato dritto. Evidentemente distratto da qualcosa, Marc è arrivato lungo e lo ha tamponato in pieno. L’otto volte campione del mondo è caduto a terra, mentre Enea ha proseguito, anche se c’erano parecchi danni al posteriore della sua Desmosedici GP23.
Marquez ha poi fatto una bella partenza, ma non c’è mai stato a livello di ritmo, venendo nettamente battuto anche da Takaaki Nakagami, che ha chiuso 12esimo con la RC213V del team di Lucio Cecchinello. Marc, dal canto suo, è infortunato e non è al top fisicamente, ma anche dal punto di vista mentale è ormai al limite della sopportazione, anche se fa di tutto per non darlo a vedere.
Marquez, ecco le sue parole dopo la Sprint Race
Il Gran Premio d’Olanda è l’ultimo prima della pausa estiva, perché poi si tornerà in pista il 6 di agosto a Silverstone. Marc Marquez è uno di quelli che non vedono l’ora di andare in vacanza, dopo l’ennesima stagione da incubo su una Honda che è troppo lenta per pensare di dar battaglia alla concorrenza.
Marc ha commentato la sua gara ai microfoni di “SKY Sport MotoGP“: “Sto bene, già essere in piedi è un buon risultato. Se il fatto di aver scelto la gomma morbida all’anteriore faceva parte di una sorta di test? No, test no, era semplicemente quella che mi dava maggiori feedback, ti aiuta a non cadere. Adesso devo prendere fiducia con la moto, stamattina ero partito bene. Sta piovendo sul bagnato, mi è dispiaciuto toccare Bastianini nelle qualifiche. La cosa positiva è che abbiamo finito la gara, domani è un altro giorno e poi andremo in vacanza“.
Marquez ha poi aggiunto: “Se mi sento rassegnato? No, è normale che non sto spingendo dopo quello che è successo in Germania. Ho un dito rotto ed una costola rotta, anche al piede ho dei problemi. Sono umano, sto guidando una moto, ma prendo un decimo ad ogni cambio di direzione, ed è quello che ho pagato nei confronti di Nakagami, che è la Honda che va più forte in questo week-end“.
Lo spagnolo ha poi concluso: “Nella Sprint Race sono partito molto bene, ma ho capito subito che non poteva essere una posizione che mi competeva. Ho guidato molto piano, poi ho incontrato un bel gruppo con Morbidelli e Fernandez e mi sono divertito a correre con loro. Come mi fa sentire il fatto che mi devo accontentare? Questi tre anni sono stati duri fisicamente, ma anche mentalmente è il momento più difficile. Serve lavorare duramente per cercare di cambiare le cose“.