La casa di Borgo Panigale sta, letteralmente, annichilendo la concorrenza. Il campione del mondo 2021 della SBK, Toprak Razgatlioglu, ha attaccato aspramente Bautista e la Rossa.
“Il potere logora chi non ce l’ha“, affermava Giulio Andreotti. L’aforisma è quanto mai attuale nel Motorsport per tutti coloro che non guidano il mezzo di riferimento. In MotoGP e in Superbike il top corrisponde al nome di Ducati e coloro che hanno il privilegio di guidarla possono godersi un vantaggio tecnico, nettamente, superiore alla concorrenza.
Alvaro Bautista, centauro campione in carica del team Aruba della casa di Borgo Panigale, ha vinto tutte le gare stagionali ad eccezione della Superpole Race di Mandalika. Nel giorno in cui lo spagnolo si stese al suolo, prevalse il talento del turco Toprak Razgatlioglu. Quest’ultimo sta dimostrando di essere uno straordinario interprete delle due ruote anche nel 2023, nonostante un mezzo non all’altezza della V4 Panigale.
La Yamaha non ha trovato quei miglioramenti tecnici attesi per tutto l’inverno. Il turco aveva chiesto a gran voce una maggiore potenza per fronteggiare la velocità supersonica della Rossa. Nonostante il mismatch con la Ducati di Bautista, il centauro è secondo in classifica, a quota 212, a -86 dal numero 1. Un mezzo miracolo che, però, non ha convinto Toprak a rimanere nella casa di Iwata anche nella prossima stagione.
A sorpresa, infatti, ha scelto di firmare con la BMW, una moto che oggi versa nelle ultime posizioni della classifica. Si tratta di una vera scommessa, anche piuttosto coraggiosa, considerati gli attuali valori di forza. Di sicuro l’esperienza del turco potrebbe rappresentare un valore aggiunto, ma i numeri non sono dalla parte della casa bavarese. A Portimao nel 2021, Michael Van Der Mark celebrò il primo trionfo della BMW nel WorldSBK in 8 stagioni, e da allora sono ancora a digiuno di successi.
Razgatlioglu, duro attacco alla Ducati
Non è certo colpa di Alvaro Bautista se i tecnici della casa di Borgo Panigale hanno elaborato un mostro che risulta inavvicinabile per i principali competitor. La SBK non sfugge al principio ciclico delle vittore come altre categorie del Motorsport. In passata la Yamaha e la Kawasaki hanno fatto la voce grossa. La Ducati non festeggiava un riconoscimento iridato dai tempi di Carlos Checa nel 2011.
Toprak, come riportato dal sito della WorldSBK.com, ha dichiarato: “La Ducati è la moto migliore del paddock. Se andassi lì e vincessi il campionato non sarebbe una cosa speciale per me ed è per questo che vado in BMW“. Una accusa non di poco conto ai rivali italiani, forse per giustificare la sua scelta. La casa di Borgo Panigale non ha cercato il rider turco, che, negli ultimi anni, ha avuto le porte chiuse anche dalla Yamaha in top class.
Il tentativo di minimizzare l’apporto di Bautista in sella alla Ducati è un colpo basso. Vedremo se lo spagnolo replicherà, ma di sicuro si sta godendo una seconda giovinezza in sella alla moto italiana, avvicinandosi a grandi passi al suo secondo titolo consecutivo in SBK.
La Yamaha non è stata campione per 12 anni e lo è diventata di nuovo, grazie a Razgatlioglu. Riuscirà a ripetersi in sella anche alla BMW? Lo scopriremo a partire dalla prossima entusiasmante annata di Superbike.