Il mondo della Formula 1 si è risvegliato con una pessima notizia. I piloti sono impegnati in pista in Austria, ma è giunta la news della scomparsa di un grande boss.
La Formula 1 è come una grande famiglia. Chi ha avuto il piacere di vivere dall’interno il magico mondo del circus conosce bene le dinamiche e i rapporti che si creano. Se tra i piloti c’è una grandissima rivalità, tra i tecnici e i meccanici c’è molta meno competizione. Si possono creare dei rapporti di amicizia, basati sulla stima e sulla condivisione dello stesso ambiente in giro per il mondo.
I driver del circus, in questo weekend, sono impegnatissimi nel doppio round austriaco. Sul tracciato di Spielberg si svolgono, infatti, Sprint Race e Gran Premio. Il format, riproposto dopo l’ottimo seguito avuto in Azerbaijan, rappresenta uno stravolgimento rispetto al tradizionale programma di tre prove libere, qualifiche e gara.
La categoria regina del Motorsport è cambiata tantissimo negli ultimi anni. Chissà cosa avrebbero pensato i vecchi boss di questa moderna competizione. Tutto cambia alla velocità della luce, inducendo l’intero sistema a riformulare il proprio credo. Vi sono stati team principal e presidenti che non avrebbero consentito un tale stravolgimento, ma ormai del mondo favoloso dei garagisti è rimasto ben poco. Un altro nome storico è passato a miglior vita all’età di 70 anni.
Il circus ha appreso la notizia della morte di Bob Fernley, ex capo della Force India F1. Il tecnico aveva iniziato la sua carriera negli Stati Uniti nella serie IndyCar. In seguito aveva avuto una lunga collaborazione con Vijay Mallya, boss indiano della Force India. Il magnate acquisì prima il team Spyker F1 per poi trasformarlo in Force India.
Fernley non impiegò molto tempo ad assurgere ad un ruolo di primissimo piano nella squadra. Divenne il vice caposquadra della Force India e responsabile delle operazioni del team nei fine settimana di gara. Mallya ebbe dei gravi problemi con la legge, così il ruolo del tecnico divenne ancor più rilevante. Fernley ha lasciato la Force India dopo l’approdo del miliardario Lawrence Stroll nell’agosto 2018. Oggi il team ha preso il nome di Aston Martin dopo l’acquisizione faraonica del canadese, padre del pilota Lance.
La carriera di Fernley è continuata, come presidente del progetto Indianapolis 500 della McLaren, diventando il braccio destro di Zak Brown, CEO della McLaren. Dopo il tentativo fallito di Alonso alla 500 Miglia di Indianapolis nel 2019, Fernley ha avuto un ruolo all’interno dell’organigramma della FIA. Fernley è morto il 30 giugno 2023, all’età di 70 anni. Un altro volto noto della categoria regina del Motorsport è scomparso.
Nelle vesti di vice caposquadra della Force India ha preso parte a numerose conferenze stampa. Il CEO di F1, Stefano Domenicali, come riportato su Crash.net, ha dichiarato: “Sono rattristato dalla notizia della morte di Bob Fernley. Era una parte così importante della Formula 1 e il suo amore e la sua passione per lo sport vivranno per sempre. I miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi amici in questo momento molto triste“.
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