La Honda è ormai il fanalino di coda della MotoGP, e le critiche su di essa proseguono. Ecco cosa ha dichiarato il famoso rider.
La MotoGP non è più terra di conquista per i marchi giapponesi, ed è molto difficile pensare che torni ad esserlo a breve. La Honda e la Yamaha sono le moto peggiori in assoluto, ed anche a guardarle, si capisce quanto i concetti che adottano siano ormai retrogradi rispetto alle case europee, che dominano la scena da più di un anno.
In tal senso, la Ducati è la regina assoluta, con Pecco Bagnaia che vola verso il suo secondo titolo iridato consecutivo, così come la casa di Borgo Panigale sta facendo tra i costruttori, per prendersi il quarto alloro di fila. Dal canto suo, la Honda è la brutta copia di quello che è il marchio più vincente della storia della MotoGP, con il titolo mondiale che ormai manca dal 2019.
Marc Marquez ha dominato quella stagione e sembrava in grado di fare lo stesso anche nel 2020, ma la caduta e l’infortunio di Jerez de la Frontera hanno distrutto la sua carriera, che da quel momento, non si è più ripresa. Assieme a lui, anche la Honda è andata a picco, con la RC213V che ha del tutto perso la via dello sviluppo, venendo surclassata dagli avversari e finendo in fondo al gruppone, con il nativo di Cervera bersagliato dagli infortuni.
Il 2023 è l’ennesima stagione da dimenticare, con Marc che ha saltato tantissime gare, prendendo parte a soli tre Gran Premi domenicali e non concludendone neanche uno a causa di errori e cadute. A questo punto, sulla crisi della casa dell’Ala Dorata è intervenuto un pilota del marchio stesso, stanco di questa situazione imbarazzante.
MotoGP, Stefan Bradl a muso duro contro la Honda
La MotoGP è uno sport crudele, visto che può sempre nascondere insidie e brutti infortuni. “Approfittando” di quanto accaduto a Marc Marquez, in questi anni ha avuto modo di correre molte gare sulla Honda il tester Stefan Bradl, che però non ha mai conquistato risultati di rilievo, dimostrandosi molto più efficace nel suo lavoro dietro le quinte.
Tuttavia, anche la sua esperienza nei test non sta dando i frutti, a causa di una Honda che ha completamente perso la bussola. In un’intervista riportata da “Tuttosport“, il tedesco ha dichiarato: “Ci sono troppe domande che non hanno risposte. Al momento, viviamo una fase di lotta per la sorpavvivenza, ci manca la fiducia giusta quando la moto piega e fa le curve“.
Bradl ha poi aggiunto: “Tutto ciò che facciamo non ci sembra naturale, e ciò non è ovviamente un qualcosa di positivo quando sei su una MotoGP. Quando non si ha fiducia in sella si corrono più rischi, soprattutto con il nuovo format della Sprint Race“. Quelle di Bradl sono parole molto preoccupanti per il futuro della Honda, e non sembra ci sia fiducia in merito ad una reazione nel prossimo futuro. Per rivedere questo marchio competitivo in poco tempo servirà davvero un miracolo.