Il mondiale di F1 sbarca a Silverstone per il GP di Gran Bretagna, ma c’è già un allarme che ha del clamoroso. Ecco la situazione.
La stagione di F1 targata 2023 fa tappa a Silverstone, per il Gran Premio di Gran Bretagna, decimo atto del campionato. Max Verstappen e la Red Bull vogliono continuare a dominare, con l’olandese che cerca il sesto successo consecutivo, mentre il team di Milton Keynes mette nel mirino la decima affermazione di fila ad inizio stagione, che sarebbe l’undicesima considerando anche Abu Dhabi 2022.
Questo le permetterebbe di eguagliare il primato della McLaren-Honda del 1988, che mise insieme ben 11 vittorie consecutive ad inizio stagione con Ayrton Senna ed Alain Prost. Dunque, non siamo di certo davanti ad una delle annate più esaltanti della storia della F1, ma Silverstone è sempre garanzia di spettacolo.
La Red Bull, su una pista con queste caratteristiche tecniche, può seriamente pensare di staccare tutti di parecchio, ma la Ferrari, dotata di tante novità tecniche, vuole continuare a stupire. Mercedes ed Aston Martin dovranno tornare competitive dopo il pessimo week-end in Austria, ma c’è anche un altro problema da fronteggiare.
F1, ci sarà il caos assoluto a Silverstone
Un fenomeno che ormai, purtroppo, conosciamo molto bene è quello degli eco-attivisti, che per le loro proteste hanno iniziato ad imbrattare muri e monumenti storici, sino ad invadere le strade ed eventi importanti, come quelli sportivi. Secondo quanto riportato dal “DailyMail“, anche la F1 rischia di andarci di mezzo, con un vero e proprio caos che potrebbe scoppiare a Silverstone.
Già lo scorso anno, nel corso del giro di formazione, alcune persone entrarono in pista, ma il tutto fu domato molto rapidamente, ma quest’anno si parla di un’invasione ben maggiore. Ad organizzarla è il gruppo Just Stop Oil, ed è arrivato, in tal senso, l’allarme dell’amministratore delegato del tracciato britannico, ovvero Stuart Pringle, che ha anche parlato delle contromisure che verranno attuate.
Ecco le sue parole: “Una cosa è protestare ad una mostra di fiori o ad una partita di cricket, ma è ben diverso pensare di farlo ad una gara di F1, dove le auto superano i 300 km/h. C’è un grande rischio sia per i piloti che per voi stessi, non mettete a repentaglio la vostra vita per queste proteste“.
Secondo quanto emerso, la pista di Silverstone ha già pronto un piano per evitare tragedia, piazzando ben 12.000 “spie” sia all’interno che all’esterno del tracciato, per cercare di intercettare ogni minimo tentativo di invasione. Se qualcuno ha buona memoria, ricorderà perfettamente ciò che accadde 20 anni fa esatti sempre su questo circuito.
Il protagonista di una vera e propria follia, nel 2003, fu Cornelius Horan, che invase la pista nel punto più veloce, il rettilineo Hangar Straight, causando l’ingresso della Safety Car e rischiando la sua vita. La gara poi ripartì e vinse la Ferrari di Rubens Barrichello.
Nel video postato in alto, caricato sul canale YouTube “marcellinius“, potrete rivivere quell’assurda vicenda. Nel nostro piccolo, ci uniamo al CEO della pista di Silverstone, chiedendo di non rischiare la vostra vita e di garantire il regolare svolgimento della gara.