La MotoGP vive una fase delicata, e si teme per il futuro di Honda e Yamaha. Ecco cosa ha detto il membro di un team rivale.
I tempi in cui la Honda e la Yamaha cannibalizzavano la MotoGP sono ormai ben lontani, e ciò è evidente. Le case giapponesi sono il fanalino di coda, oltre a presentare in pista solamente 6 moto contro le 16 europee, capitanate dalle ben 8 Ducati. Il marchio di Iwata non ha più team satelliti a disposizione, dopo che l’RNF è passato all’Aprilia.
Questo significa che in pista troviamo solamente due M1, quelle ufficiali affidate a Fabio Quartararo e Franco Morbidelli. In termini di raccolta dati, questo è un grande limite che si sta facendo sentire, mentre è uno dei grandi vantaggi sul quale può puntare la casa di Borgo Panigale.
La Honda, se possibile, è messa ancor peggio dal punto di vista della competitività e della sicurezza della sua moto, visto che tutti coloro che ci salgono sopra si stanno infortunando seriamente Joan Mir ed Alex Rins si sono fatti male al Mugello ed hanno saltato le ultime due gare, per non parlare di Marc Marquez.
Il nativo di Cervera ha preso parte a sole tre gare domenicali in questa stagione, senza mai riuscire a chiuderne neanche una. Dunque, peggio di così non potrebbe andare per i due colossi giapponesi, ed anche dando uno sguardo rapido alla RC213V ed alla M1, si vede che sono moto arretrate tecnologicamente rispetto a quelle europee.
La MotoGP ha comunque un grande bisogno di questi due colossi, tant’è che la DORNA sta pensando a delle speciali concessioni per cercare di far recuperare loro la giusta competitività. L’Aprilia si è subito opposta, mentre la Ducati è più propensa a dare una mano, anche se non ha aperto del tutto a questa possibilità. La situazione è comunque delicata, perché da casa Honda ci sono segnali poco positivi in chiave futura, con qualcuno che ha parlato addirittura di ritiro.
La MotoGP ha già perso la Suzuki alla fine dello scorso anno, ed un eventuale addio anche della Honda sarebbe una catastrofe per tutto il movimento. In queste ultime, a parlare di questa prospettiva ci ha pensato Efren Vazquez, ex pilota ed ora tester della KTM per le moto delle classi minori.
In un’intervista riportata da “Todocircuito.com“, lo spagnolo ha dichiarato: “Se la Honda lasciasse la MotoGP, ci sarebbe un prima ed un dopo per questo sport. Questo potrebbe implicare anche la partenza della Yamaha. Se la Honda lasciasse la top class, inoltre, farebbe lo stesso con la Moto3“.
Quello che ha lanciato Vazquez è un vero e proprio allarme per il Motomondiale, anche se per il momento, non sembra esserci un chiaro pericolo di addio da parte dei due team più vincenti della storia. La speranza è che tornino competitivi, allontanando ogni prospettiva di ritiro per il futuro.
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