Tempo fa il basket venne sconvolto da un immane tragedia che ha portato alla morte di un grande e sfortunato campione.
Gli incidenti stradali sono una delle principali cause di morte in Italia e sono brutali perché avvengono in maniera del tutto repentina. Lo sa bene anche Martin Colussi, un ragazzo che in carriera ha fatto parlare di sé grazie al suo talento nel giocare a basket.
Friulano doc, nato a Maniago in provincia di Pordenone, Colussi aveva iniziato la propria carriera con una squadra vicina al proprio paese. Gorizia infatti lo accolse nel suo settore giovanile, facendolo debuttare anche in prima squadra.
Il ragazzo iniziò a cambiare maglia nel 2000, passando alla Fulgor Forlì e da lì in poi continuò a giocare prettamente tra la A2 e la B1. Il suo periodo d’oro fu con la Robur Osimo, squadra con la quale nel 2005 andò a un passo dalla promozione in A2.
La sua carriera era ormai prossima ai 30 anni, ma nel 2007 arriva in Legadue con Pavia e dopo tre anni ne diventa Capitano. Nella città lombarda diventa un idolo e soprattutto nel 2008-09 diventa uno dei migliori giocatori del campionato.
A 29 anni riesce così a coronare il proprio grande sogno, con la Juve Caserta che gli dà modo di giocare per la prima volta in Serie A. Si tratta di un grande balzo in avanti, infatti i campani nella stagione precedente sono arrivati in semifinale dei playoff.
A Caserta vi rimane poco, prima di passare nel 2011-12 in Leagadue con la Veroli Basket, in provincia di Frosinone. Colussi però non si poté godere quel periodo, perché un incidente mortale gli costò caro.
Colussi nella notte del 27 maggio stava guidando nel suo Friuli, quando purtroppo nella statale 13 Pontebbana, nei pressi di Orceanico in provincia di Pordenone, avvenne il fattaccio. Come riporta Sky Sport, la Volkswagen Golf di Colussi è finita fuori strada finendo addirittura nel fiume Fiume.
I soccorsi sono intervenuti per provare a salvarlo, ma purtroppo ormai era troppo tardi. Non si riuscirono mai a capire di preciso le cause che portarono a quella tragica morte, con Colussi che lasciò un vuoto enorme alla sua morte.
Non si trattava infatti delle solite frasi di rito in questi casi, ma la storica guardia di Pavia era davvero uno dei giocatori più amati nell’ambiente del basket italiano. Il suo nome rimarrà per sempre immortale grazie proprio alla città che lo ha adottato sportivamente.
Dal 2013 infatti a Pavia si disputa il “Memorial Martin Colussi”, un evento di basket 3×3 che viene svolto per poter ricordare quel campione che nel pavese è diventato grande. Colussi è morto a bordo della sua Volkswagen Golf, una bella macchina ma di certo non quella che si pensa possa guidare uno sportivo.
Il ragazzo dunque è sempre rimasto umile pensando anche al proprio futuro dopo il basket. Purtroppo non ci fu mai un seguito alla carriera agonistica, ma dopo 11 anni ancora oggi nessuno ha mai dimenticato Martin Colussi.
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