Maurizio Arrivabene e la “critica” a questa Ferrari: il grave errore di questa F1

Maurizio Arrivabene è tornato a parlare di F1, e lo ha fatto a modo suo. Le sue parole sono un monito per questo sport.

La F1 è fatta di tanti personaggi che vanno e vengono, ed in queste ultime ore, ha fatto scalpore il ritorno al commento di una gara di Maurizio Arrivabene, che è stato ospite di Race Anatomy. L’ex team principal della Ferrari, che ha ricoperto questa carica dal 2015 al 2018, ha detto la sua su quella che è la situazione attuale, lodando il lavoro che è stato fatto a Maranello.

F1 Maurizio Arrivabene
F1 Maurizio Arrivabene e le sue parole (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Su Frederic Vasseur e sulla squadra del futuro, Arrivabene ha infatti dichiarato: “Vasseur lo conosco da molto tempo, ha fatto delle grandi cose in Alfa Romeo ed ha scoperto un campione come Charles Leclerc. Lavorare a Maranello non è per niente facile, c’è tanta pressione e serve del tempo per crescere. Ora però ci sono le persone giuste“.

Arrivabene è uno che di F1 ne ha vista e conosciuta molta, visto che, quando lavorava per la Philip Morris, era spesso nel box a tifare la Ferrari, di cui è sempre stato un amante. La situazione a Maranello è molto tesa, visto che c’è stato sì un passo in avanti rispetto alle prime tappe, ma l’appuntamento di Silverstone ha rimesso tutti con i piedi per terra.

A mescolare le carte, se ce ne fosse mai bisogno, c’è anche una situazione complessa tra i due piloti, con Carlos Sainz che è ormai ossessionato da Charles Leclerc, ed entrambi sono lontanissimi dalla devastante Red Bull di Max Verstappen. A tal proposito, Arrivabene ha toccato un punto molto interessante, che ha fatto storcere il naso a molti durante il Gran Premio di Gran Bretagna.

F1, Maurizio Arrivabene centra il punto della questione

Il GP di F1 a Silverstone ha richiamato oltre 400 mila persone, in un tracciato che sembrava realmente uno stadio di calcio visti i tanti boati che si sentivano ad ogni passaggio. Uno dei più sonori di tutti lo abbiamo ascoltato al primo giro, quando la McLaren di Lando Norris si è lanciata all’attacco della Red Bull di Max Verstappen, sverniciandolo al via come se fosse uno qualunque.

F1 Max Verstappen e Lando Norris
F1 Max Verstappen e Lando Norris (LaPresse) – Tuttomotoriweb.it

Il campione del mondo però, si è fatto subito sotto, e dopo pochi giri ha attaccato usando il DRS nel rettilineo dove termina il primo settore, all’interno della curva Brooklands. Quello del figlio di Jos era un attacco tutt’altro che irresistibile, e Norris avrebbe potuto benissimo difendersi.

Il britannico ha però aperto la porta, come per dire “Non è la mia gara, lo faccio andare perché non posso battagliare con lui“. In realtà, a Silverstone Verstappen non aveva un passo così inavvicinabile, ed infatti ha vinto solamente con pochi secondi di vantaggio sul rivale.

La F1 ha bisogno di sfide vere, ed i piloti farebbero bene a combattere, come fa sempre un certo Fernando Alonso. Su questo aspetto, pur non citando Norris nello specifico, Maurizio Arrivabene ha ribadito il concetto, ricordando ciò che faceva lui quando occupava il ruolo di team principal.

Ecco le sue parole: “In pista non ho mai detto ai miei piloti di non duellare con chi aveva una macchina più competitiva, cosa che invece succede spesso al giorno d’oggi. Sarebbe una cosa inaccettabile, bisogna sempre stare in pista per cercare di rendere la vita difficile agli avversari. Non ti puoi sdraiare davanti a loro“.

Il concetto espresso da Arrivabene è esattamente quello che tutti pensano, ma che ormai, tranne in pochissimi, nessuno applica. In questo sport la battaglia è fondamentale, il corpo a corpo è la sua essenza, che oggi sta venendo meno sempre più spesso, e ciò è un gran peccato per i tifosi.

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