Una brutta copia della nuova Panda sbarca dalla Cina: le immagini vi lasceranno senza parole

A grandi passi il mercato cinese dell’Automotive continua ad espandersi a livello locale ma anche internazionale. La gemella della FIAT Panda è per cuori forti.

Stavolta non dovrete reggervi per la velocità di un bolide, ma per l’assurdo design di questa gemella della Panda. La Cina, oggi nel settore dell’Automotive e non solo, rappresenta l’Eldorado. Qualsiasi sia lo stile o la scelta motoristica le auto cinesi si vendono ed iniziano a viaggiare a gonfie vele anche al di fuori dei confini nazionali.

La nuova Panda arriva dalla Cina
FIAT Panda ultimo modello (Ansa) tuttomotoriweb.it

Il segreto? Scopiazzare vetture di successo europee e americane che hanno fatto la storia. Piace vincere facile al Dragone, eh? Ebbene sì, senza neanche troppe paranoia, il mercato asiatico con nuovi brand sta cavalcando questo trend, stravolgendo il mercato globale. Diversi esponenti della politica e alcuni coraggiosi vertici delle case automobilistiche europee si sono esposti sulla questione, lanciando un allarme.

Il mercato delle quattro ruote sta cambiando e si è entrati in una nuova fase. Nel 2035 in Europa verranno vendute solo auto con batterie elettriche, esclusivamente, per una scelta politica ai piani alti. Chi, realmente, è addentro alla gravi problematiche ecologiche sa che i guai ambientali non si annullerebbero con la circolazione di sole EV. Sta di fatto che in alcuni mercati cresce a dismisura l’offerta, sebbene la domanda stenti ancora a decollare a causa dei prezzi, specialmente alle nostre latitudini.

Stanno così sorgendo come funghi, soprattutto grazie alla forza economica asiatica, nuovi marchi. Di fatto non stanno innovando, se non per il montaggio di batterie. Sul piano del design nessuna vettura cinese ha regalato l’effetto “wow”, piuttosto sono nate polemiche per vetture fotocopia di grandi classici europei.

La FIAT Panda in salsa cinese

La prima serie della Panda ha fatto registrare diversi primati, diventando la primissima vettura, di lunghezza inferiore ai 4 metri, ad avere una motorizzazione diesel e la trazione integrale. Fu lanciata persino una versione elettrica nel 1990, ma fu accantonata per costi proibitivi. La seconda gen si aggiudicò il riconoscimento di Auto dell’anno 2004. L’ultima serie continua ad essere una delle utilitarie più vendute a livello nazionale.

In Cina, probabilmente, avranno intuito il successo commerciale della Panda, lanciando una versione Mini EV. La city car cinese misura 3065 millimetri di lunghezza, 1600 di altezza e 1522 di larghezza. Con due porte e quattro posti potrebbe diventare una delle vetture più acquistate in Asia. IL prezzo bomba di 5400 euro (arrivano a 6800 per la versione full optional) aiuterà. Il design è modernissimo, ma molto discutibile.

La versione, come potrete osservare dalle immagini postate sul profilo Twitter ChinaUNCUT, ha due ampie portiere per facilitare l’ingresso dei passeggeri. Per il lancio della Panda Mini EV hanno anche usato un Panda in carne ed ossa, quasi a irridere il marchio piemontese. La vettura presenterebbe 40 cavalli, esclusivamente, con la batteria al litio ferro fosfato realizzata dalla Guoxuan High-Tech. L’autonomia garantita si aggirerebbe sui 150 km. In città, sicuramente, risulterà agile nel traffico e comoda per i parcheggi, ma sul piano estetico rimane una brutta versione della nostra Panda.

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