F1, la Red Bull distrugge i piloti: Max Verstappen è stato “protetto”

La gestione di Helmut Marko sui piloti di F1 della Red Bull ha avuto effetti devastanti. Solo Max Verstappen se ne è salvato.

Che Helmut Marko sia il boia della F1, nel senso sportivo del termine, non è un mistero, ed ancora una volta, l’ex pilota austriaco e super-consulente della Red Bull ce ne ha dato una prova. Il giovane Nyck De Vries, alla sua prima stagione completa, è stato licenziato dall’AlphaTauri.

F1 Max Verstappen
F1 Max Verstappen in azione sulla Red Bull (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

L’olandese cede così il proprio posto a Daniel Ricciardo, che torna in F1 ed affiancherà Yuki Tsunoda. La notizia non è stata presa benissimo dai fan, che reputano ingiusto vedere un giovane talento perdere così in fretta la propria unica occasione, ma ormai ci siamo abituati.

F1, Verstappen l’unico a salvarsi dalla ghigliottina

Nyck De Vries ha avuto poco tempo per dimostrare il proprio valore in F1, ma non è il primo e non sarà neanche l’ultimo dei piloti in orbita Red Bull a dover dire addio al suo sogno. Il primo di tutti, infatti, fu Christian Klien, un nome che molti avranno dimenticato, e che fu scelto come compagno di squadra di David Coulthard nel 2005, al debutto del team nel Circus.

Nyck De Vries
Nyck De Vries in azione a Silverstone (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

A metà del 2006, tuttavia, venne tagliato per scarsi risultati, e sostituito con il test Robert Doornbos. Nel 2007 toccò all’americano Scott Speed, che correva con la Toro Rosso, e che fu tagliato per far spazio a Sebastian Vettel. Due anni dopo, lo stesso destino toccò a Sebastien Bourdais, rimpiazzato con Jaime Alguersuari.

Lo spagnolo rimase in Toro Rosso negli anni seguenti, e nel 2010 gli fu affiancato Sebastien Buemi, ma entrambi vennero licenziati a fine 2011. Ancora, nel 2014 toccò a Jean-Eric Vergne, per poi ricordarvi il clamoroso caso dell’arretramento in Toro Rosso di Daniil Kvyat per far spazio a Max Verstappen nel 2016.

Nel 2019, al fianco dell’olandese venne piazzato Pierre Gasly, poi sostituito a metà stagione da Alexander Albon, a propria volta allontanato per il 2021, cedendo il volante a Sergio Perez. Vi chiederete per quale motivo abbiamo menzionato Verstappen, dichiarandolo come uno dei piloti a rischio licenziamento, ma in grado di salvarsi.

Come ricorderete, nei primi anni di F1 il figlio di Jos ne combinò più di Carlo in Francia, con una serie di errori grossolani e di manovre pericolose che lo resero, sin da subito, antipatico a tifosi e colleghi. Nonostante questo, la Red Bull gli fece largo nel team ufficiale dopo solo un anno in Toro Rosso, e l’olandese alternò prestazioni da fenomeno assoluto ad altre situazioni che fecero riflettere.

Impossibile dimenticare la speronata rifilata a Daniel Ricciardo nel 2017 in Ungheria, ed anche il contatto con lo stesso australiano, suo compagno di squadra, dell’anno successivo a Baku. Tuttavia, il figlio di Jos si diede poi una svegliata a metà del 2018, diventando il campione che tutti oggi conosciamo, ma la sensazione è che sia stato salvato dalla ghigliottina proprio perché era Verstappen, il campione annunciato. Gli altri erano invece comuni mortali

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