In un periodo di profonda crisi dell’otto volte iridato, il direttore sportivo di Ducati ha sentenziato la drammatica situazione con una dura stoccata.
Vi sono piloti che non dovrebbero mai essere messi in discussione, tuttavia nel mondo folle di oggi persino un otto volte iridato può essere messo sul banco degli imputati. Marc Marquez è uno dei rider più forti della storia del motociclismo, secondo solo ai leggendari Giacomo Agostini e Valentino Rossi.
Ago è il pilota più vincente nella storia del motomondiale con ben 15 campionati e 123 gare vinte in totale. Valentino Rossi ha conquistato 115 GP e 9 mondiali. Lo spagnolo della Honda, invece, ha messo a referto 85 successi in carriera e 8 riconoscimenti iridati. Come può un fenomeno assoluto, al terzo posto della graduatoria all time, essere messo sul banco degli imputati?
Gli infortuni, certo, lo hanno molto limitato nel corso della sua carriera, sino al punto che oggi il suo stile di guida è cambiato. Marc non riesce a guidare come un tempo per due grossi motivi: la condizione fisica post interventi alla spalla destra e l’aspetto tecnico della RC213V.
Quest’ultima è stata stravolta per rispondere alle esigenze degli altri colleghi, tuttavia nessuno dei centauri della Honda ha fatto, realmente, un salto di qualità. Marc, del resto, si è molto lamentato dei problemi della moto.
Le cadute sono fioccate anche nel 2023, a partire dall’esordio stagionale a Portimao. Il nativo di Cervera si è procurato la rottura del primo metacarpo della mano destra, a cui ha fatto seguito, una volta tornato in sella dopo tre tappe ai box, una contusione alla caviglia e la frattura di una costola. Non ha ancora ottenuto un singolo punto negli appuntamenti domenicali, essendo già tagliato fuori dalla lotta mondiale.
Honda, che bordata di Ducati a Marquez
Il contratto di Marc Marquez scadrà al termine del 2024, ma a quanto pare non sembrano esserci le condizioni migliori per un rinnovo. La stagione è al punto di boa, ma gli sviluppi non potranno cambiare, radicalmente, volto all’annata dell’otto volte iridato. In Ducati, a differenza di suo fratello Alex, non troverà spazio. Le porte sono chiuse e dopo le parole dell’ing. Dall’Igna, dell’a.d. Domenicali, sono arrivate anche le conferme del direttore sportivo Ciabatti.
Quest’ultimo, in una intervista al Corriere dello Sport, ha dichiarato: “È molto triste vedere [Marc Marquez] così giù. Vorremmo ammirare le famosa gesta di Marc, purtroppo in questo momento è in difficoltà. Abbiamo il massimo rispetto per il grande campione, con il quale non abbiamo mai trattato per il futuro: la Ducati è ben piazzata così com’è“.
Il ds ha spiegato che la Ducati continuerà con il roster attuale, ma Bezzecchi avrà una moto ufficiale. “In ogni caso la Honda si è affidata a Marquez per troppo tempo…il talento di Marc ha coperto le carenze della RC213V, quindi lo sviluppo ne ha risentito. La Yamaha ha fatto lo stesso con Fabio Quartararo. Probabilmente l’evoluzione della M1 è stata lasciata indietro“, ha sentenziato Ciabatti.