Casey Stoner non trova appetibile la MotoGP attuale, e le sue parole, in tal senso, sono state molto chiare. Ecco cosa ha detto.
La MotoGP vive il momento più difficile della sua storia moderna, e tutto ciò è legato ad una serie di fattori. In primis, il fatto che i grandi piloti e personaggi di una volta abbiano appeso il casco al chiodo, ovvero Casey Stoner, Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa e Valentino Rossi, con un Marc Marquez a mezzo servizio da anni.
Inoltre, c’è il discorso spettacolo che fa una grande differenza, ed oggi ne abbiamo troppo poco. Le MotoGP attuali sono molto complicate, hanno una grande aerodinamica e tanta elettronica, e sono ben più facili da guidare rispetto al passato. Inoltre, i sorpassi sono diventati molto difficili, ed una prova ulteriore l’abbiamo avuta poche settimane fa ad Assen, dove i piloti hanno costituito un vero e proprio trenino per tutta la corsa.
I tifosi si lamentano e non poco, ed il seguito sta scendendo ai minimi storici a causa di queste problematiche. A tutto ciò si aggiunge anche il dominio totale della Ducati, che ormai da un anno domina senza rivali, con la Honda e la Yamaha che sono crollate, e KTM ed Aprilia non sono ancora pronte per sfidare la casa di Borgo Panigale.
MotoGP, ecco cosa cambierebbe Casey Stoner
La MotoGP ha tanti punti deboli in questo periodo storico, ed una delle figure che manca ai fan più di tutti è quella di Casey Stoner. Il due volte campione del mondo della top class, che vinse il titolo nel 2007 con la Ducati e nel 2011 con la Honda, si è rivisto proprio in questi giorni.
Casey è infatti impegnato al Goodwood Festival of Speed, dove ha girato sulla Desmosedici del 2008, quella equipaggiata con il #1 dopo la vittoria del titolo dell’anno precedente. Stoner si è espresso sul Motomondiale di oggi, evidenziando tutti gli aspetti critici che lo caratterizzano.
Ecco le sue parole: “Dal mio punto di vista, occorrerebbe cambiare qualcosa nel format. Tutta quella me**a deve sparire, non ci vogliono alette né dispositivi per le altezze da terra. Anche il controllo anti-impennata andrebbe eliminato, con il controllo della trazione ridotto al minimo indispensabile. I costi devono scendere ed i regolamenti devono durare almeno per dieci anni, in modo che le case che sono dietro possano recuperare“.
Stoner ha poi aggiunto: “La Yamaha ha un ottimo telaio, ma gli manca della potenza. Le moto che hanno tanta potenza, spesso, hanno dei problemi a trasferirla alle ruote, ed ogni moto ha dei punti di forza e dei punti deboli. Al momento, tutti si stanno copiando tra di loro nei punti migliori, e quindi ogni moto si sta evolvendo nella stessa direzione. Oggi, con le moto non si impenna più, e per quanto io ami questo sport, ne sono molto deluso. Ormai abbiamo più elettronica in MotoGP che in F1, e tutto ciò deve finire al più presto“.