Dopo la vittoria di ieri Alvaro Bautista, campione del mondo Superbike, avrebbe voluto replicare anche nella sfida odierna. La Ducati si è dovuta accontentare del secondo posto con Bassani, alle spalle di Razgatlioglu.
La sfida tra i tre re della Superbike non si è riproposta anche nella seconda corsa del weekend di Imola. Gara-1 ha messo in mostra una Ducati Panigale spaziale, sebbene nella prima parte della prima corsa il turco della Yamaha ha venduto cara la pelle. La superiorità della moto italiana si è vista anche qui, ma Bautista si è dimostrato meno costante del solito.
Nessun altro centauro della casa di Borgo Panigale riesce a conseguire, da due anni a questa parte, i risultati del nativo di Talavera de la Reina. Il migliore degli indipendenti, sul tracciato italiano, si è rivelato essere in Gara-1 una volta Danilo Petrucci. La Rossa del campione in carica, con una speciale livrea italiana, si è però dovuta accontentare della seconda piazza nella Superpole Race, alle spalle di Toprak.
Dalla seconda casella della griglia Alvaro Bautista è scattato per riaccendere subito la sfida con il turco della Yamaha. Alla prima curva, sotto un sole cocente, il leader del campionato si è presa la prima posizione ma nel cambio di direzione successivo è scivolato nella ghiaia. Un errore imprevisto con la perdita dell’anteriore, dopo aver toccato la linea bianca interna. Secondo sbaglio, dopo quello della Superpole Race di Mandalika, di una stagione straordinaria.
Razgatlioglu ha così ripreso la testa della classifica e dopo aver vinto la Superpole Race ha cercato di scappare via. Il turco ha dimostrato di avere la velocità di poter dettare il passo, davanti a Locatelli, Rea, Bassani e Lowes. Il centauro veneto della Ducati ha scartato i piloti che lo hanno preceduto, a causa di un errore di Locatelli e Rea. Il ducatista, nella corsa di casa, ha cercato di tenere alta la bandiera.
La corsa è stata accorciata di 4 giri. E’ passata da 19 a 15, rendendo la vita più facile ai piloti, specialmente nella gestione delle mescole. Una decisione obbligata per le temperature africane. L’uscita di scena al primo giro di Bautista ha aperto degli scenari inimmaginabili. Tutti i piloti, in assenza del re spagnolo, hanno voluto dimostrare di essere all’altezza dell’occasione.
Il turco ha cercato di prendere un po’ di gap sugli inseguitori ma alle sue spalle Bassani sulla Ducati e Rea sulla Kawasaki lo hanno messo nel mirino. Il campione della Yamaha è stato superato a 8 giri dalla fine da Bassani. Galvanizzato sul tracciato imolese Axel si è preso dei rischi, ma con lo scopo di scappare via nell’ultimo settore della pista.
Bassani ha guidato con lucidità, una volta presa la testa della classifica, davanti a due campioni del mondo come Toprak e Rea. Toprak ha messo nel mirino il pilota con il numero 47, bruciandolo a 4 giri dalla fine. I due hanno dato spettacolo. Il pilota turco ha cercato uno strappo finale e si è portato a casa un successo meritatissimo, davanti ad un ottimo Bassani e uno stoico Rea.
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