Casey Stoner segue con interesse la MotoGP attuale, anche se ha delle idee molto chiare. Ora c’è l’accusa anche al regolamento.
La stagione di MotoGP targata 2023 non sta facendo altro che confermare quello che si era già visto nella seconda parte dello scorso campionato, con la Ducati che è di un’altra categoria. Pecco Bagnaia guida la classifica con 35 punti di vantaggio nei confronti di Jorge Martin, mentre Marco Bezzecchi accusa 36 lunghezze di gap.
Il primo che non ha a disposizione una moto della casa di Borgo Panigale è Brad Binder, a -80 sulla KTM, un gap di più di due week-end. Si tratta di una differenza enorme, considerando che delle 21 gare in calendario ne sono state disputate solo 8, e che Pecco ha commesso anche vari errori.
Il campione del mondo in carica della MotoGP, senza le cadute in Argentina e ad Austin, avrebbe già il mondiale in cassaforte, ma almeno ha regalato qualche speranza in più ai rivali. Tutti i rivali della Ducati sono staccati di anni luce, e non hanno alcuna possibilità di intromettersi nella sfida mondiale ad oggi.
La Honda e la Yamaha sono ovviamente le grandi delusioni, e per cercare di aiutarle, la DORNA sta pensando a delle speciali concessioni, sulle quali c’è un vero e proprio braccio di ferro con le case europee. In queste ultime ore, una leggenda delle due ruote si è espresso in favore dei nipponici.
La MotoGP vive una fase di assolo da parte della Ducati, ed il problema è che non c’è neanche spettacolo durante le gare. La troppa aerodinamica, mista con l’elettronica che è stata aggiunta in questi anni, rende le moto obbligate ad una traiettoria precisa, rendendo difficili gli attacchi.
A tal proposito, si è espresso il due volte campione del mondo della top class Casey Stoner, presente al Goodwood Festival of Speed. L’australiano ha guidato la Desmosedici del 2008, quella dotata del #1, ma non è stato poi così benevolo con la sua ex squadra e le case europee.
Ecco le sue parole: “Non credo che la Honda e la Yamaha abbiano colpe di quella che è la loro situazione attuale, ma credo invece che il regolamento sia stato cambiato appositamente per aiutare l’aerodinamica delle case europee. Qualche anno fa decisero di vietare gli aiuti aerodinamici, ma poi hanno deciso di cambiare tutto di nuovo. Ecco perché la Suzuki ha lasciato la MotoGP, e temo che Honda e Yamaha faranno lo stesso perché non erano questi gli accordi“.
Stoner ha poi aggiunto: “L’ultima volta che ho visto questo sport era ancora più simile al motociclismo e non alla F1, ma ora tutto è cambiato. L’aerodinamica richiede molte risorse, e credo che sia molto più difficile sviluppare certe cose in Giappone piuttosto che in Europa. Non so cosa ne pensino le case giapponesi, non ho parlato con qualche loro membro. Comunque io ho un’idea molto precisa, e credo che tutte queste alette non ci debbano essere“.
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