Il marchio DR ha conosciuto un vero e proprio boom in questi anni, ed oggi vi parleremo del produttore dei loro motori.
Oggi vi parleremo di un costruttore davvero molto ambizioso, e che è venuto fuori negli ultimi anni. Stiamo parlando della DS, fondata pochi anni fa a Macchia d’Isernia, nel 2006, da Massimo Di Risio. Questa azienda ha una strategia molto interessante, visto che importa componenti di vetture prodotte in altri luoghi.
Stiamo parlando di auto cinesi come la Chevy, la JAIC e la BAIC, per poi commercializzarli con suoi marchi, ovvero la stessa DR, EVO, Sportequipe ed ICKX. Insomma, si tratta di un modello che sta ottenendo grossi risultati, come potrete vedere dai dati postati in basso.
Il marchio molisano sta crescendo in maniera importante, ed oggi vi parleremo di coloro che si occupano della produzione dei loro motori. Infatti, questa casa non costruisce in proprio i propulsori, ma anche in tal caso, li importa dall’estero. Vi assicuriamo che i marchi coinvolti sono molto poco noti, e per voi sarà una grande sorpresa.
DR, ecco chi si occupa di costruire i motori
Esattamente due anni fa, si iniziava a parlare del boom di DR Automobiles Groupe, che rispetto al 2020 aveva triplicato le proprie vendite, sfruttando anche un altro marchio, chiamato EVO. Al momento, questo costruttore ha otto Suv nella propria gamma, ma con il passare del tempo, ne stanno arrivando sempre di più, ed il loro vantaggio è il prezzo molto accessibile, in un momento in cui il mercato dell’auto tira fuori cifre folli.
Per quanto riguarda i motori, quelli della DR sono realizzati dalla famiglia ACTECO di Chery, ed è una gamma molto ricca. Per quello che riguarda il marchio molisano, ci sono dei motori 1.5 a benzina in versione aspirata e turbocompressa, che possono essere equipaggiate dal bio-fuel, sia benzina che GPL. Le potenze di questi propulsori variano da un minimo di 114 cavalli ad un massimo di 154.
Per quello che riguarda i modelli brandizzati EVO, invece, troviamo un mix dei suddetti ACTECO, 1.5 turbo ed anche 1.6 aspirato, con potenze che partono da 118 cavalli e che si fermano sui 150. Inoltre, c’è un quattro cilindri aspirato prodotto dalla cinese JAC, da 1.5 e 1.6 con potenze da 107 e 115 cavalli. Anche in questo caso, è possibile scegliere tra la classica alimentazione a benzina e quella benzina e GPL, che in questo periodo è vista di buon occhio soprattutto nelle grandi città, dove si guarda molto al green.
Dunque, in quel di Macchia d’Isernia è stato creato un marchio che ha puntato sul rapporto qualità-prezzo, e che sta ottenendo delle belle risposte dai clienti. Ovviamente, il momento è molto delicato per tutti, anche se i primi mesi del 2023 hanno messo in mostra una ricrescita per ciò che riguarda il settore automotive. L’azienda di Massimo Di Risio vuole continuare a stupire, sfruttando il periodo d’oro dei Suv sui quali tutti hanno deciso di puntare. La speranza è che in futuro la gamma si ampli ulteriormente.