Pecco Bagnaia è il campione in carica della MotoGP, ed ora ha preso posizione contro due fenomeni del passato delle due ruote.
Il re della MotoGP odierna si chiama Pecco Bagnaia, il quale viaggia spedito verso il secondo titolo mondiale di fila. Un risultato di questo tipo lo porterebbe a raggiungere un primato che solo Valentino Rossi e Marc Marquez hanno raggiunto da quanto la top class, nel 2002, abbandonò la dicitura di 500.
Infatti, solo questi due grandi campioni sono riusciti a confermare il titolo mondiale vinto, mentre tutti gli altri, compresi campioni come Jorge Lorenzo, Casey Stoner e Marc Marquez hanno sempre dovuto abdicare l’anno dopo. Pecco è già nell’olimpo della MotoGP, e la sensazione è che, con questo vantaggio tecnico raggiunto dalla Ducati, sarà difficile impedirglielo.
Un bel vantaggio per il rider torinese è stato l’addio alla corsa iridato di Enea Bastianini, che si è infortunato alla scapola alla prima gara. Bagnaia, in queste ultime ore, si è tolto un sassolino dalla scarpa, zittendo due leggende della top class del passato, che in questi giorni si erano fatti sentire.
MotoGP, Bagnaia contro Stoner e Lorenzo
Pecco Bagnaia è diventato il riferimento assoluto in questa MotoGP, categoria che ha subito molte critiche negli ultimi tempi. Il commento più duro è arrivato dalla bocca di Casey Stoner, il quale ha detto che l’aerodinamica ha rovinato tutto e che non c’è più spettacolo.
L’australiano ha poi aggiunto che il pilota non fa più la differenza, e sulla stessa lunghezza d’onda c’à anche Jorge Lorenzo. Bagnaia ha risposto a queste voci, in un’intervista che è stata riportata da “Speedweek.com“. Il campione del mondo in carica si è fatto sentire, dimostrando una personalità in crescita.
Il rider torinese è stato spesso accusato di non essere un personaggio rispetto ai miti del passato, ed è proprio contro di loro che si è espresso, ed anche in maniera non troppo indiretta. Andiamo a sentire quelle che sono state le sue dichiarazioni, e siamo sicuri che faranno discutere.
“Durante il mio primo test in MotoGP in Qatar, chiesi di provare la moto senza ali. Mi è subito piaciuto, perché rendeva la guida molto più facile. Ora, invece, c‘è bisogno di spingerla al massimo per farla performare a dovere, e nelle curve con ampi angoli, senza ali era molto più facile. In accelerazione si usava molto di più il freno posteriore, e dovevi giocare di più con l’acceleratore. Ora, con tanti strumenti a disposizione, dev’essere tutto al massimo“.
“Ho sentito varie opinioni, e posso dire che i sorpassi sono possibili anche con l’aerodinamica. Se sei più veloce di chi ti sta davanti, ci puoi provare. Inoltre, non mi interessa molto il fatto di guidare con o senza aerodinamica, io sono veloce in tutti i casi. Mi piace avere molta potenza ed essere quello che la controlla sulla moto. Il pilota fa tanta differenza, anche al giorno d’oggi dove ci sono molti sistemi“.